Orribile scoperta: ritrovato cadavere in avanzato stato di decomposizione

Orribile scoperta: ritrovato cadavere in avanzato stato di decomposizione

Il corpo di un giovane uomo è stato trovato dentro un’abitazione nel torinese. Il cadavere era in decomposizione: è mistero sulla morte.

Morto in casa da diversi giorni. Ritrovamento orribile a Rivarolo Canavese, in provincia di Torino, dove il cadavere di un uomo è stato rinvenuto nell’abitazione in via Palestro, nel centro del paese.

Dalle prime indiscrezioni pare che il defunto sia un 47enne originario della Romania.

Cadavere in decomposizione: il ritrovamento nel torinese

Secondo le ricostruzioni dell’accaduto riprese da Today, a Rivarolo Canavese, in provincia di Torino, sarebbe stato trovato morto in casa da giorni un uomo di 47 anni.

La terribile scoperta sarebbe avvenuta nella serata di martedì 10 ottobre, ma il corpo era lì da diverso tempo. Dalle informazioni raccolte, la vittima sarebbe un uomo originario della Romania per il quale, evidentemente, nessuno aveva dato alcun allarme. Il cadavere è stato scoperto nel suo appartamento di via Palestro, nel centro del paese.

L’allarme e l’analisi del corpo

Il ritrovamento, che ancora oggi ha del misterioso, sarebbe arrivato a seguito di un allarme dato dai vicini di casa. La telefonata al 112 è arrivata nella serata del 10 ottobre con i soccorsi e i vigili del fuoco che sono arrivati sul posto e hanno aperto la porta dell’abitazione. Qui, appunto, la scoperta del cadavere che era già in decomposizione.

La morte dell’uomo è ancora circondata da diversi punti interrogativi. Secondo il medico legale, infatti, non ci sono segni di violenza sul corpo e la morte sarebbe dovuta probabilmente ad un malore improvviso, che non ha dato all’uomo possibilità di salvarsi.

Il decesso potrebbe essere avvenuto circa una settimana fa ma per maggiori certezze sul caso occorrerà attendere le indagini della polizia locale di Rivarolo Canavese. Al momento il corpo dell’uomo è stato portato alla camera mortuaria dell’ospedale di Cuorgnè dove risulta essere a disposizione della procura di Ivrea.

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