Aveva 83 anni e faceva il barista nel lodigiano: la storia di come prestò le sue fattezze ad uno dei ladri più famosi di sempre.
Diabolik è indubbiamente uno dei fumetti più famosi della storia della cultura italiana. Il ladro di professione, recentemente protagonista anche al cinema con un film in cui lo interpretava Luca Marinelli, in ogni storia preparava furti portandosi poi a casa grosse somme di denaro, mosso da un forte codice etico che premiava le persone più in difficoltà.
A prestargli il volto è stato Angelo Polenghi, meglio conosciuto come “Gino” dagli amici, morto recentemente all’età di 83 anni a Brembio, suo paese d’origine in provincia di Lodi. Anche Luigi Marchesi, il fumettista che disegnò per la prima volta Diabolik, era nato nello stesso comune.
La nascita del mito
Il disegnatore Luigi Marchesi, classe 1939, fu autore delle primissime storie di Diabolik. La leggenda narra che l’idea per il volto del suo personaggio gli venne una sera, quando lui e Polenghi stavano rincasando insieme da una pista da ballo.
A svelare il retroscena era stata una mostra dedicata a Luigi Marchesi nel 2009, quando venne rivelato al mondo che il volto che ispirò il primo bozzetto del ladro apparteneva ad un lodigiano che faceva il barista. Il naso di Polenghi è stato ripreso perfettamente dal fumettista e, molto probabilmente, nella prossima rassegna dedicata a Diabolik verrà ricordato anche l’83enne di Brembio, autore inconsapevole di un’icona.