Mosca accusa l’Ucraina di aver creato, attraverso dei biolaboratori, dei soldati mutanti. Il tutto grazie all’aiuto degli Stati Uniti.
Si tratta dell’ultima accusa mossa dal Cremlino, che accusa l’Ucraina di aver creato dei soldati mutanti. La Russia ha addirittura aperto una commissione per indagare sui fantomatici “biolaboratori” presenti in Ucraina, in cui avverrebbero le mutazioni.
Fin dal primo giorno della battaglia, la Russia ha sempre minimizzato definendo la guerra come “un’operazione speciale”, mossa dalla denazificazione. Come se non bastasse, la propaganda russa ha anche favorito la diffusione delle fake news messe in piedi con lo scopo di screditare l’Ucraina e di giustificare le la guerra.
Tra i canali di diffusione utilizzati da governi ed eserciti, c’è Telegram. Secondo le accuse dei russi, molte operazioni del loro esercito sono fallite perché, i soldati delle truppe ucraine sono in realtà dei mutanti. Ciò attraverso “esperimenti segreti” condotti nei biolaboratori ucraini. Il tutto grazie all’ausilio delle conoscenze degli Stati Uniti.
Per far luce sulla questione il Cremlino avrebbe addirittura messo in piedi un’apposita commissione, con lo scopo di far luce sui biolaboratori presenti in Ucraina. A rendere nota la notizia, la testata russa Kommersant. Secondo quanto riferito dalle testate giornalistiche russe, durante l’ultimo mese, il Ministero della Difesa russo ha pubblicato dozzine di documenti in merito alla questione.
Lo studio sugli agenti patogeni
Il Ministero della Difesa della Federazione Russa – secondo quanto riferito dai media locali – avrebbe scoperto più di 30 laboratori biologici operano sul territorio dell’Ucraina da diversi decenni. I biolaboratori avrebbero studiato i patogeni dell’influenza aviaria, della peste, della peste suina, dell’antrace, del colera. Ma anche della tularemia, della brucellosi, della febbre del Congo di Crimea, degli hantavirus, del virus dell’encefalite da zecche e della leptospirosi. Dopodiché, avrebbe effettuato dei test su personale militare ucraino.
Le parole della politica russa Yarovaya: «Assistiamo alla crudeltà e alla barbaria con cui si comporta il personale militare ucraino. I crimini che commettono contro la popolazione civile e, quei crimini mostruosi che commettono contro i prigionieri di guerra, confermano un sistema per il controllo e la creazione di un una macchina per omicidi crudeli».