Moscopoli, si fa avanti il terzo uomo: è un collaboratore di Meranda
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Direttore: Alessandro Plateroti

Moscopoli, si fa avanti il terzo uomo: è un collaboratore di Meranda

Il terzo uomo di Moscopoli si è fatto avanti. Si tratta di Francesco Vannucci, collaboratore di Meranda: “Ero presente al Metropol”.

MILANO – La Procura di Milano potrebbe aver identificato il terzo uomo presente al Metropol e pienamente coinvolto nel caso Moscopoli. Si tratta di Francesco Vannucci che ai microfoni di alcuni agenzie ha confermato la sua presenza in Russia.

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Ho partecipato all’incontro all’hotel Metrpol di Mosca – conferma il diretto interessato – in qualità di consulente esperto bancario che da anni collabora con l’avvocato Gianluca Meranda. Lo scopo dell’interlocutore era prettamente professionale e si è svolto nel rispetto dei canoni della deontologia commerciale. Non ci sono state situazioni diverse rispetto a quelle previste dalle normative che disciplinano i rapporti d’affari“.

Moscopoli, individuato il terzo uomo: la Procura smentisce

L’identità di Vannucci – secondo quanto riportato dal sito di La Repubblica che cita fonti investigative – non è ancora stata confermata dalla Procura di Milano che continua a mantenere il massimo riserbo sulla vicenda. Nelle prossime ore la presunta terza persona potrebbe essere convocata dai giudici per cercare di chiarire la sua posizione.

Il ‘braccio destro’ di Meranda si è detto disposto a collaborare con la magistratura: “Confido nella serietà dei giudici italiani per capire meglio le dinamiche di questa vicenda. Sono profondamente dispiaciuto di essere indicato in modo ironico, e a volte opaco, con lo pseudonimo di nonno Francesco“.

Tribunale di Milano
fonte foto https://www.facebook.com/francesco.nicastro

Moscopoli, le indagini vanno avanti

Le indagini sul caso Moscopoli proseguono e nelle prossime ore sono previsti altri interrogatori per cercare di chiarire meglio la vicenda. Intanto dalla Procura di Milano smentiscono l’indiscrezione di una possibile convocazione di Matteo Salvini.

Il vicepremier, quindi, non dovrebbe essere ascoltato dagli inquirenti anche se la posizione del ministro dell’Interno potrebbe cambiare nelle prossime settimane con gli interrogatori previsti delle persone presenti al Metropol in Russia.

fonte foto copertina https://www.facebook.com/francesco.nicastro

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ultimo aggiornamento: 16 Luglio 2019 20:40

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