Moscopoli, le telefonate di Meranda e Savoini al vaglio degli inquirenti. Compravendita di petrolio per finanziare la campagna elettorale della Lega?
MILANO – Moscopoli, al vaglio degli inquirenti le telefonate di Meranda e Savoini. Proprio da questi colloqui telefonici potrebbero uscire novità importanti per quanto riguarda l’indagine che sembra essere in pieno fermento.
Massimo riserbo in Procura sui possibili interlocutori ma, secondo le ultime indiscrezioni di Repubblica, l’avvocato per mesi avrebbe parlato con alcune persone e le cui voci sono rimaste sullo smartphone. Si potrebbe trattare di una svolta importante nel fascicolo aperto dalla Procura di Milano. E non possiamo escludere degli interrogatori nelle prossime ore.
65 milioni di dollari per finanziare la campagna elettorale?
Le novità sulle indagini non si fermano qui. Nelle ultime ore è uscita anche la cifra che dovrebbe essere finita nelle casse della Lega per finanziare la campagna elettorale delle Europee del 2019: 65 milioni di dollari.
Numeri che sono presenti nelle intercettazioni telefoniche, rese pubbliche da L’Espresso nei mesi scorsi ed ora in mano agli inquirenti. Presto ci potrebbero essere ulteriori interrogatori con gli interlocutori di Meranda e Savoini pronti a finire nel mirino della Procura. I magistrati preferiscono mantenere il massimo riserbo su quanto accaduto anche per cercare di non dare vantaggi alle persone indagate.
Interrogata una nuova teste
Nella giornata di giovedì 9 gennaio 2020 i magistrati hanno ascoltato una nuova teste. Si tratta della giornalista russa della Tass che nella conferenza stampa tenuta da Salvini a Mosca era al fianco del leader della Lega.
Anche in questo caso massimo riserbo da parte della Procura che ha ‘secretato’ le dichiarazioni della donna. Al momento la 48enne non risulta essere iscritta sul registro degli indagati ma è stata sentita come persona informata sui fatti. L’indagine sembra essere arrivata ad un punto di svolta e presto ci potrebbero essere importanti novità.
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