Motori 2026 e batterie: la prossima grande sfida della F1, cosa si dovrà fare per vincere

Motori 2026 e batterie: la prossima grande sfida della F1, cosa si dovrà fare per vincere

Le batterie saranno al centro della rivoluzione dei motori nel 2026: scopri il loro impatto su potenza, aerodinamica e raffreddamento in F1.

Nel 2026, la F1 si prepara a una svolta epocale con l’introduzione di power unit che integreranno una componente elettrica potenziata, passando da 120 a 350 kW. Questo cambiamento sottolinea l’importanza strategica delle batterie, che andranno a influire su diversi aspetti delle vetture, come potenza e aerodinamica.

Secondo Frederic Vasseur, team principal di Ferrari, “non possiamo permetterci che il prossimo ciclo regolamentare sia dominato solo da benzina e batterie”. Proprio le batterie, infatti, rappresentano l’elemento cruciale per ottenere un vantaggio competitivo.

Frederic Vasseur

L’impatto sull’aerodinamica delle nuove batterie

Con i nuovi regolamenti, le batterie potranno generare fino a 8,5 MJ di energia per giro, un valore più che raddoppiato rispetto al passato. Tuttavia, l’energia accumulabile resterà limitata a 4 MJ, il che significa che il recupero di energia in frenata diventerà essenziale.

Nonostante la capacità rimanga invariata, il peso delle batterie aumenterà significativamente: passerà da 20 a 35 kg per supportare le nuove esigenze di potenza. La sfida sarà quindi contenere il volume e aumentare la densità di potenza. Batterie più compatte offriranno ai progettisti maggiore libertà nella disposizione del motore e nella progettazione del telaio.

La riduzione degli ingombri interni sarà fondamentale per ottimizzare la carrozzeria e migliorare l’efficienza aerodinamica. Nel 2026, le vetture dovranno affrontare sfide aerodinamiche uniche: le fiancate dovranno proteggere il fondo dalle turbolenze esterne, e l’assenza di appendici centrali porterà a soluzioni più pulite e aerodinamicamente efficaci.

Raffreddamento e gestione termica delle batterie

Un altro aspetto chiave sarà il raffreddamento delle batterie e la gestione termica complessiva. Per ottenere alte prestazioni, le batterie dovranno mantenere un’efficienza energetica superiore al 95%, limitando le perdite al minimo.

La gestione termica sarà cruciale: temperature elevate possono attivare un fenomeno chiamato derating, con riduzione della potenza per proteggere l’accumulatore. Le squadre lavoreranno intensamente per sviluppare soluzioni che permettano di prolungare i periodi in cui l’unità ibrida può essere sfruttata al massimo.

Un sistema di raffreddamento ottimizzato ridurrà la necessità di grandi radiatori e contribuirà a migliorare l’aerodinamica generale della vettura, grazie a una carrozzeria più snella e aerodinamicamente efficiente. Si comprende quindi come le batterie rappresentino il cuore della prossima generazione di motori: il modo in cui verranno integrate e gestite influenzerà le prestazioni in pista e le differenze tra i team.