Moussa Sangare “può aver ucciso Yara Gambirasio”: ipotesi shock sul killer di Sharon Verzeni

Moussa Sangare “può aver ucciso Yara Gambirasio”: ipotesi shock sul killer di Sharon Verzeni

Il delitto di Sharon Verzeni potrebbe avere un collegamento con quello di 13 anni fa di Yara Gambirasio: la nuova ipotesi sul killer Moussa Sangare.

L’omicidio di Yara Gambirasio del 2011 e quello di Sharon Verzeni avvenuto a Terno d’Isola a fine luglio potrebbero essere collegati. Questa la clamorosa ipotesi che filtra in queste ore e che vedrebbe Moussa Sangare possibile killer in entrambi i casi. A riportare tale ipotesi è il settimanale Giallo citato da svariati media tra cui Leggo, Libero e Il Messaggero, anche se proprio quest’ultimo avrebbe ora riportato una smentita legata al legale di Massimo Bossetti, in cella per il delitto della povera Yara.

Moussa Sangare, l’ipotesi tra Sharon Verzeni e Yara Gambirasio

Yara Gambirasio

Già nelle scorse giornate si erano sviluppate tesi relative all’operato di Moussa Sangare che avrebbe potenzialmente agito come un vero e proprio serial killer. Diversi i casi irrisolti che hanno preceduto l’omicidio di Sharon Verzeni nella zona del bergamasco. Per questa ragione, la clamorosa ipotesi riportata dal settimanale Giallo e ripresa da svariati media sarebbe quella che l’assassino possa aver avuto un ruolo anche nel delitto di Yara Gambirasio avvenuto nel 2011.

Nello specifico, il settimanale avrebbe riportato alcune parole dell’avvocato di Massimo Bossetti, in carcere per il caso Gambirasio, Claudio Salvagni secondo il quale Sangare potrebbe essere legato anche alla morte di Yara: “Comparate le tracce di Dna rimaste ignote sul corpo di Yara con il profilo genetico dell’assassino di Sharon Verzeni”. E ancora: “Sul corpo della ragazzina ci sono due Dna rimasti ignoti e 9 formazioni pilifere che non appartengono a Bossetti. Chiediamo solo di cercare la verità”.

La smentita dell’avvocato di Bossetti

Insomma, l’ipotesi shock è che Sangare potrebbe aver ucciso sia Sharon che Yara anche se, nel caso della Gambirasio, il killer sarebbe stato piuttosto giovane, solo 18enne. Tale ipotesi, va detto, avrebbe dell’incredibile e sul tema Il Messaggero ha riportato una smentita legata alle parole di Salvagni riportate in queste ore. L’avvocato di Massimo Bossetti avrebbe negato la richiesta di comparare il Dna di Moussa Sangare con il caso che riguarda il proprio assistito: “Ogni approfondimento è sempre positivo ma non ho chiesto nessun esame sul DNA che non sia quello di Ignoto1”, ha tenuto a precisare.

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