La mozione di sfiducia a Bonafede decisiva per il destino del Conte-bis. E Renzi, ancora una volta, è ha in mano le sorti dell’esecutivo.
ROMA – Ore frenetiche a Palazzo Chigi con la mozione di sfiducia a Bonafede, presentata dal Centrodestra e da + Europa, che sembra essere decisiva per il destino del Conte-bis.
Partito Democratico e MoVimento 5 Stelle in queste ultime settimane hanno sostenuto il ministro della Giustizia ma le sorti dell’esecutivo sono ancora una volta in mano a Matteo Renzi. Italia Viva ha deciso di lasciarsi aperte tutte le strade senza prendere una posizione precisa. E un voto con le opposizioni significherebbe la fine di questo Governo con il ritorno al voto l’unica strada possibile.
Il ruolo di Italia Viva
Un sondaggio online per sondare il pensiero degli elettori sul ministro Bonafede. E’ stata questa l’ultima idea di Matteo Renzi che nella sua e-news ha chiesto il parere da parte di tutte le persone vicine ad Italia Viva sul lavoro fatto dal Guardiasigilli.
Nessuna decisione comunicata con fonti di Iv che hanno ribadito come è in corso un confronto nel partito. Possibili in queste ore dei contatti con il premier Conte in vista del voto di mercoledì 20 maggio 2020 in Senato. La posizione finale sulla mozione di sfiducia a Bonafede sarà presa solo dopo le dichiarazioni del ministro in Aula.
La posizione di Pd e M5s
Pd e M5s si presenteranno in Senato uniti nel sostenere il ministro Bonafede. Dal Nazareno è stato ribadito come la mozione di sfiducia va respinta. Dai grillini, invece, il leader Crimi ha ribadito che votare contro il Guardiasigilli significa andare contro la maggioranza.
“Quello delle opposizioni – ha detto il numero uno dei 5Stelle – è solo un attacco strumentale al Governo. Sono convinto che la maggioranza si presenterà compatta e non ci saranno particolari sorprese“.