Muore investito a soli 14 anni: “Poteva essere salvato”

Muore investito a soli 14 anni: “Poteva essere salvato”

Il conducente dell’auto che ha investito il ragazzo di 14 anni è fuggito via senza soccorrerlo, né chiamare aiuto.

Il tragico incidente è avvenuto poco prima della mezzanotte di lunedì 31 luglio a San Vito di Negrar, in provincia di Verona. Un ragazzo di 14 anni stava camminando sulla strada quando è stato colpito in pieno da un’auto pirata. L’impatto è stato troppo forte per riuscire a sopravvivere.

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Il tragico incidente

Si chiamava Chris Obeng la giovane vittima di 14 anni, di origini ghanesi, che è stato investito ieri sera. Subito dopo l’accaduto, il conducente della vettura è fuggito via senza soccorrere il ragazzo.

Dopo essere stato visto da un passante che ha chiamato i soccorsi, il giovane è stato trasportato in gravissime condizioni all’ospedale di Borgo Trento di Verona, l’adolescente è deceduto dopo poche ore.

Gli agenti della polizia stradale stanno indagare per ricostruire la dinamica dell’investimento, avvenuto lungo un rettilineo su via San Vito, un’arteria che attraversa in senso longitudinale il paese collinare.

I medici: “Poteva essere salvato”

I medici della terapia intensiva e d’emergenza dell’Azienda Ospedaliera universitaria di Verona affermano che Chris Obeng Abom “poteva essere salvato se fosse stato soccorso“.

Oltre alle grave lesioni riportare, il 14enne sarebbe morto anche a causa di un “arresto cardiaco per ipossia da schiacciamento”. Quindi, sarebbe stato il periodo di tempo troppo lungo che potrebbe essere stato fatale per Chris.

Chi era Chris Obeng?

Chris Obeng sognava di fare il calciatore in qualche grande squadra. Tesserato alla Figc, giocava già in una delle squadre giovanili del Negrar con cui aveva partecipato al campionato di terza categoria. Viveva in città con la sua famiglia.

Il padre è operaio in un’azienda metalmeccanica, e on sua madre è in Italia già da una ventina d’anni. Qui sono nati anche gli altri due loro figli, un maschio e una femmina, che frequentano le scuole del paese come il loro defunto fratello.

“L’investimento è avvenuto in un tratto della provinciale 12 privo di marciapiede, conferma Roberto Grison, il sindaco di Negrar. “Una disattenzione alla guida può capitare, ma fuggire dopo un incidente senza chiamare i soccorsi è un atto criminale”, conclude.