Muore un operaio di 22 anni: travolto da una lastra d’acciaio

Muore un operaio di 22 anni: travolto da una lastra d’acciaio

Tragedia sul lavoro a Scafati: un giovane operaio di 22 anni muore travolto da una lastra di acciaio.

In un triste episodio che riporta in primo piano il dramma delle morti sul lavoro, un giovane operaio di 22 anni è deceduto in un tragico incidente avvenuto a Scafati, in provincia di Salerno.

Questo ennesimo caso di morte sul lavoro, accende l’allarme su un fenomeno sempre più dilagante in Italia.

Travolto da una lastra di acciaio, muore un operaio: la dinamica

Il ragazzo, come riportato da Ilfattoquotidiano.it, stava lavorando su un’impalcatura di un edificio in ristrutturazione situato in via Melchiade, nel cuore della città.

All’improvviso, una lastra di acciaio si è staccata dalla carrucola che la sollevava e lo ha travolto. Nonostante l’intervento immediato dei soccorritori, per il giovane non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo.

Le circostanze dell’incidente sono attualmente sotto esame da parte delle Forze dell’ordine. Gli inquirenti stanno cercando di chiarire la dinamica esatta dei fatti e di verificare la posizione lavorativa del giovane, per accertare eventuali responsabilità.

La tragica morte ha scosso profondamente la comunità locale, con il sindaco di Scafati che ha espresso il suo cordoglio con un messaggio su Facebook: “Il lavoro è vita, non può essere morte o dolore. Un pensiero e una preghiera per il giovane, vittima di un incidente sul luogo di lavoro“.

Le morti bianche sul lavoro: dati allarmanti

L’incidente di Scafati si inserisce in un contesto più ampio di emergenza nazionale legata alle cosiddette “morti bianche”.

Secondo i dati aggiornati dall’Inail a inizio maggio 2024, le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale, nel primo trimestre dell’anno, sono state 191.

Questo dato, seppur leggermente inferiore rispetto alle 196 denunce dello stesso periodo del 2023 (-2,6%), resta comunque preoccupante.

Rispetto al 2019, le denunce sono diminuite di 21 unità, ma rispetto al 2020, un anno segnato dalle chiusure per la pandemia, sono aumentate di 25 unità.

Il confronto con il 2021 e il 2022 mostra rispettivamente un incremento di sei e due denunce.