Mutui: variabili o fissi, opportunità di risparmio per il 2025
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Direttore: Alessandro Plateroti

Mutui e risparmi, cosa cambia: tasso variabile dopo taglio della Bce

Una casa con delle monete

La BCE ha appena annunciato una decisione che cambierà le sorti dei mutui: come questo taglio influenzerà le finanze.

Oggi, poco prima delle 15, la Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato un drastico taglio dei tassi d’interesse che potrebbe far risparmiare alle famiglie italiane con mutuo variabile fino a 216 euro l’anno. Secondo i calcoli dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), basati sull’ultimo Taeg comunicato da Bankitalia (4,1%) e sui mutui medi italiani, il risparmio mensile sarebbe di circa 18 euro.

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Secondo Massimiliano Dona, presidente dell’UNC, questa decisione rappresenta una svolta significativa: “Un’ottima notizia per chi ha un mutuo a tasso variabile o per chi sta per acquistare casa, oltre che per le finanze pubbliche, grazie all’abbassamento degli oneri sul debito pubblico”

“L’importante, però, è che l’inflazione continui a scendere, come attestano i dati di oggi di Eurostat, con l’inflazione che a settembre nell’Eurozona scende all’1,7% al 2,2% di agosto. Altrimenti la Bce dovrà tornare a una politica monetaria restrittiva, dovendo restare la frenata dei prezzi il loro faro guida”, riporta IlMessaggero.it.

Perché questo taglio è arrivato proprio ora? Le decisioni della BCE sono sempre legate all’andamento dell’inflazione, e i dati Eurostat di settembre confermano un calo dell’inflazione nell’Eurozona dal 2,2% all’1,7%. Secondo Dona, l’importante sarà mantenere questa tendenza al ribasso, poiché un’inversione della rotta costringerebbe la BCE a ripristinare politiche restrittive.

Mutui: variabili o fissi? Le opportunità per il 2025

Il taglio dei tassi rappresenta un’opportunità concreta non solo per chi ha già un mutuo, ma anche per chi sta valutando l’acquisto di una casa o la surroga del proprio mutuo

Secondo le previsioni, entro il 2025, le rate di un mutuo standard potrebbero scendere di circa 95 euro, passando da 714 a 620 euro. Ma è davvero il momento giusto per scegliere un mutuo variabile

Gli esperti di Facile.it sottolineano che, nonostante il calo dei tassi variabili, le offerte a tasso fisso rimangono estremamente competitive, con TAN che partono dal 2,79%.

Gli esperti suggeriscono di valutare con attenzione le offerte di surroga: “Le banche in questa fase di mercato stanno offrendo tassi surroga fissi davvero interessati e questo rappresenta un’opportunità non solo per chi ha un mutuo variabile e vuole passare al fisso, abbattendo così la rata e bloccandola per il resto del piano di ammortamento, ma anche per chi ha già in essere un finanziamento fisso sottoscritto a condizioni meno vantaggiose rispetto a quelle attuali”, spiegano.

Il futuro: cosa aspettarsi il prossimo anno

Le prospettive per il 2025 sono chiare: con i futuri tagli della BCE, i tassi variabili potrebbero ulteriormente calare, ma per chi preferisce la stabilità del fisso, le condizioni di mercato attuali sembrano decisamente favorevoli. In ogni caso, sia che si scelga un tasso variabile o fisso, la parola d’ordine è valutare attentamente il proprio profilo finanziario e le opportunità offerte dal mercato.

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ultimo aggiornamento: 17 Ottobre 2024 16:27

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