Orrore: minorenne uccide un ragazzo e ne brucia il corpo

Orrore: minorenne uccide un ragazzo e ne brucia il corpo

Un ragazzo di 16 anni ha sparato a un ventenne a Napoli per motivi di droga e ha bruciato il corpo. I dettagli dell’evento.

Un atto di violenza sconvolgente ha scosso la periferia di Napoli, un ragazzo di soli 16 anni, descritto come un baby pusher già noto alle forze dell’ordine, ha ucciso con diversi colpi di pistola un giovane di 20 anni, per questioni legate al traffico di droga.

L’omicidio è avvenuto nel quartiere Pianura, una zona conosciuta per l’attività criminale e lo spaccio di stupefacenti. Dopo aver commesso il crimine, il minorenne ha tentato di eliminare ogni prova, bruciando il corpo della vittima in una campagna vicina.

Un crimine brutale nella periferia di Napoli

L’omicidio, avvenuto alla fine di agosto, ha portato alla luce dinamiche spietate all’interno dei gruppi criminali che operano in città. La polizia ritiene che il giovane abbia agito per risolvere contrasti interni al giro di droga, probabilmente legati a debiti o a dispute territoriali.

Nonostante i tentativi di alcuni complici di fermarlo, il 16enne ha deciso di premere il grilletto, dando inizio a una serie di eventi tragici che hanno portato all’arresto di diversi individui coinvolti.

Tentativo di cancellare ogni traccia del crimine

Dopo l’omicidio, il baby pusher, con l’aiuto di complici maggiorenni, ha pianificato di bruciare il corpo della vittima per cancellare ogni possibile collegamento con il delitto.

Il corpo è stato ritrovato in una zona isolata, ma le forze dell’ordine, grazie a indagini meticolose e al ritrovamento dell’arma utilizzata, sono riuscite a identificare i responsabili. Un complice maggiorenne è stato arrestato per favoreggiamento e per aver aiutato a nascondere il cadavere e l’auto impiegata per trasportarlo.

Le indagini proseguono per chiarire ogni aspetto del caso, mentre il ragazzo di 16 anni si trova attualmente in un istituto penale minorile. Le accuse contro di lui sono gravi, e questo episodio ha scosso profondamente l’opinione pubblica. Evidenziando ancora una volta il problema del baby spaccio e dell’inserimento dei minori nelle attività criminali a Napoli.

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