Napoli, omicidio di Luigi Mignano: sette fermi del clan D'Amico-Mazzarella
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Direttore: Alessandro Plateroti

Napoli, omicidio davanti a scuola. Arrestati sette esponenti del clan D’Amico-Mazzarella

Polizia di Stato

Polizia e carabinieri di Napoli hanno eseguito sette fermi per l’omicidio di Luigi Mignano. L’agguato, lo scorso 9 aprile, davanti a una scuola.

NAPOLI – Operazione congiunta di polizia e carabinieri nel capoluogo campano, in relazione all’omicidio di Luigi Mignano, freddato lo scorso 9 aprile davanti a una scuola nel quartiere di San Giovanni a Teduccio.

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Gli arresti

Agenti e militari, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno eseguito sette fermi, indiziati di delitto. Le persone raggiunte dal provvedimento fanno parte del clan D’Amico-Mazzarella.

Carabinieri
fonte foto https://www.facebook.com/carabinieri.it/

Spari davanti alla scuola

L’omicidio Mignano ha destato scalpore e clamore dato che è stato eseguito alle 8.30 di mattina davanti a un luogo affollato e frequentato da bambini: il bersaglio dei killer, infatti, stava accompagnando il figlio Pasquale a scuola quando è stato raggiunto da numeri proiettili. Il figlio è rimasto ferito. Probabilmente, l’omicidio è avvenuto nell’ambito di un regolamento di conti.

Altri fermi

Polizia e carabinieri hanno inoltre eseguito cinque ordini di custodia cautelare nei confronti di esponenti del clan Formicola: l’inchiesta coordinata dalla procura di Gianni Melillo, al termine del lavoro del pm Antonella Fratello e dell’aggiunto Giuseppe Borrelli, ha riscontrato pesanti indizi di colpevolezza per gli omicidi dei fratelli Massimo e Salvatore Petriccione avvenuti a Napoli il 29 giugno 2002 e l’8 marzo 2004.

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ultimo aggiornamento: 4 Maggio 2019 15:28

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