Napoli, Spalletti: i tre motivi per l’addio

Napoli, Spalletti: i tre motivi per l’addio

È una stagione indimenticabile per i tifosi del Napoli, lo scudetto torna a tingersi d’azzurro 33 anni dopo l’ultima volta, eppure c’è qualcosa che stona con tutto ciò.

Situazione incerta a Napoli. Il fulcro dell’attenzione è la questione riguardante Spalletti, il quale merita il merito di aver riportato lo scudetto ai piedi del Vesuvio dopo 33 anni. Tuttavia, ci sono molti dubbi sul suo futuro, poiché De Laurentiis ha esercitato l’opzione unilaterale per il rinnovo del contratto lo scorso 19 aprile. Le voci provenienti da Castel Volturno non lasciano presagire nulla di positivo per il futuro. Spalletti è stato ripetutamente interrogato sull’incontro della settimana scorsa con il presidente, ma l’allenatore di Certaldo ha rimandato ogni risposta alla società. Ieri, De Laurentiis ha evitato qualsiasi approccio alla questione durante la conferenza stampa.

Dall’ultima cena, i due sembrano essere usciti con un sorriso, ma senza alcun risultato tangibile riguardo ai progetti futuri. Anzi, sembra che si siano allontanati sul fronte lavorativo. A questo punto, spunta un’incredibile indiscrezione: secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, se De Laurentiis non riuscirà a ricomporre la situazione, Spalletti potrebbe addirittura dimettersi. Nonostante l’estensione di un anno del contratto, potrebbe esserci un passo indietro.

Luciano Spalletti

Spalletti e De Laurentiis sono entrambi personalità forti che rischiano di scontrarsi quando non sono sulla stessa lunghezza d’onda. Tre aspetti in particolare hanno irritato l’ex allenatore di Roma e Inter, come sottolineato dal Corriere dello Sport. In primo luogo, la modalità con cui De Laurentiis ha esercitato l’opzione di rinnovo, comunicando a Spalletti tramite una lettera consegnata da un dirigente anziché incontrarlo personalmente. In secondo luogo, non è stato affrontato il futuro insieme prima di considerare Spalletti come allenatore confermato. Infine, Spalletti ha mal digerito il fatto che De Laurentiis non gli abbia telefonato per congratularsi con lui e la squadra nella notte della vittoria dello scudetto a Udine.