Napoli, maxi operazione dei Carabinieri contro la Camorra. Trenta arresti tra gli affiliati del clan Sequino, in lotta con i Mazzarella per il controllo del Rione Sanità.
Maxi operazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Napoli che hanno arrestato trenta persone considerate – direttamente e indirettamente – affiliate al clan Sequino. La famiglia è attiva nel Rione Sanità, uno dei centri nevralgici della criminalità organizzata.
Napoli, trenta arresti per Camorra: in manette affiliati del clan Sequino
Dopo i due omicidi in ventiquattro ore, i carabinieri hanno condotto un’operazione contro trenta persone. Sono stati eseguiti mandati di detenzione in carcere per le accuse di associazione di tipo mafioso, estorsione, porto abusivo di armi e spaccio di stupefacenti.
I Sequino sarebbero in lotta per il controllo del Rione Sanità. Inoltre avrebbero messo la loro firma su alcune delle ‘stese’ intimidatorie che hanno spaventato Napoli negli ultimi mesi
Secondo le ipotesi degli inquirenti, i Sequino erano in lotta con il clan Mazzarella per il controllo del Rione Sanità. Proprio i Sequino si sarebbero resi protagonisti delle ormai note stese, ossia i raid intimidatori durante i quali vengono esplosi colpi di pistola per le vie dei quartieri. Negli ultimi mesi proprio durante le stese diverse persone sono rimaste ferite dopo essere state raggiunte da pallottole vaganti.
A guidare il clan Nicola e Salvatore Sequino. Entrambi mandavano ordine dal carcere
Dalle indagini sarebbe emerso che a guidare il clan Sequino sarebbero Nicola e Salvatore Sequino, che guidavano le azioni del clan dal carcere. Gli ordini agli affiliati, secondo le potesi, venivano trasmessi in occasione dei colloqui con i famigliari.