Iran, la premio Nobel per la Pace inizia lo sciopero della fame
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Iran, la premio Nobel per la Pace inizia lo sciopero della fame in prigione

viso donna araba con hijab, velo

Considerata una delle voci più coraggiose e influenti dell’Iran, Narges Mohammadi si trova in prigione per essersi opposta al regime.

La nuova premio Nobel per la Pace Narges Mohammadi – attivista nota per la sua lotta contro l’oppressione delle donne in Iran – è stata lei stessa vittima della battaglia che conduce ogni giorno. La 51enne è stata arrestata dalle autorità iraniane per aver fatto propaganda a favore della democrazia.

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L’arresto di Mohammadi

Premio Nobel per la Pace solo dal 6 ottobre scorso, Narges Mohammadi da sempre si è battuta per i diritti delle donne che quotidianamente subiscono abusi dalla società iraniana. Dopo aver partecipato a una commemorazione per ricordare i morti delle proteste contro il regime del 2019, l’attivista è stata rinchiusa nella prigione di Evin, accusata di “propaganda contro lo Stato”.

Non è la prima volta che la donna viene arrestata dalle autorità iraniane, date le sue campagne a favore della democrazia, della pace e dei diritti delle donne. Da quasi 15 anni, infatti, l’attivista entra ed esce dal carcere: una volta è stata accusata anche di cospirare contro la sicurezza nazionale.

La sua leadership ha ispirato migliaia di giovani, soprattutto dopo la morte di Mahsa Amini, uccisa dalle percosse ricevute mentre era detenuta.

Lo sciopero della fame

Affetta da problemi cardiaci e polmonari, Narges Mohammadi ha avuto necessità di cure mediche. Queste però, le sono state negate dalle autorità iraniane, che hanno deciso di non trasferirla in ospedale.

L’attivista ha quindi iniziato il suo sciopero della fame, deciso anche contro l’obbligo di indossare il velo. A comunicare l’astinenza dal cibo della 51enne è stata la sua famiglia, che ha appreso la notizia attraverso un messaggio ricevuto dalla prigione di Evin.

“Siamo preoccupati per le condizioni fisiche e per la salute di Narges Mohammadi”, spiegano i familiari che già a inizio novembre avevano denunciato il rifiuto delle autorità carcerarie di trasferirla in ospedale: “La sua salute e la sua vita sono a rischio”, denunciano.

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ultimo aggiornamento: 6 Novembre 2023 16:37

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