Orrore: uccide la figlia piccola annegandola nel fiume per essere lasciata in “pace”

Orrore: uccide la figlia piccola annegandola nel fiume per essere lasciata in “pace”

Una donna di Nashville è accusata di aver ucciso la figlia di sette anni annegandola in un fiume. Successivamente, ha tentato il suicidio.

Una tragedia familiare ha scosso la comunità di Nashville: Brandi Elliott, una madre di 33 anni, è accusata di aver ucciso la propria figlia di sette anni, Piper, annegandola nel Drakes Creek di Hendersonville. Secondo le autorità, il terribile gesto è stato motivato dal desiderio della madre di “essere lasciata in pace”. Il crimine, avvenuto il mese scorso, ha suscitato orrore e sgomento in tutta la comunità.

Tragedia familiare: una madre uccide la figlia annegandola in un fiume

Brandi Elliott, senza precedenti penali, ha confessato agli inquirenti che la sua azione è stata dettata da una giornata particolarmente difficile. La bambina, secondo quanto dichiarato dalla donna, non le avrebbe concesso “un po’ di tempo da sola”, portandola a commettere l’orribile gesto. L’omicidio è stato compiuto in un momento di apparente disperazione, con la madre che ha immerso la testa della figlia nell’acqua fino a causarne la morte per annegamento.

Tentativo di suicidio in carcere

Dopo essere stata arrestata, Brandi Elliott è stata trasferita nella prigione della contea di Sumner, dove è detenuta senza possibilità di cauzione. Tuttavia, i sensi di colpa e il peso delle sue azioni hanno portato la donna a compiere atti di autolesionismo all’interno della sua cella. La scorsa domenica, Elliott ha tentato di togliersi la vita prendendo ripetutamente a testate il muro della sua cella. Il giorno seguente, ha continuato i suoi tentativi, lanciandosi di testa dalla branda, provocandosi gravi ematomi ma senza riuscire nel suo intento.

Le autorità carcerarie stanno monitorando da vicino la sua situazione, ma c’è il sospetto che questi gesti siano un tentativo da parte di Elliott di essere dichiarata incapace di intendere e volere, nella speranza di evitare una condanna. La donna ha riferito di soffrire di depressione post-partum, una condizione che potrebbe aver contribuito al drammatico epilogo.

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