Nassiriya, Mattarella: “Rivolgo il mio pensiero alle vittime durante le iniziative di pace”

Nassiriya, Mattarella: “Rivolgo il mio pensiero alle vittime durante le iniziative di pace”

12 novembre, nel giorno della Strage di Nassiriya si celebra la Giornata dedicata al ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace.

Il 12 novembre, giorno della strage di Nassiriya, si celebra la Giornata dedicata al ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace. Una data tragica per ricordare e onorare tutte le persone che hanno dato la vita nel corso delle missioni di pace.

Nassiriya, Giornata dedicata al ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace: il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Nella “Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace” desidero rivolgere il mio commosso pensiero a tutti i nostri concittadini vittime durante iniziative apprestate per soccorrere e assistere popolazioni in condizioni di fragilità, per contribuire al ripristino della stabilità e della sicurezza e per affermare i valori di rispetto della dignità umana nelle aree in cui l’Italia è chiamata ad operare nel contesto della Comunità internazionale“, recita il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Nel corso del suo messaggio il Capo dello Stato ha fatto riferimento anche all’emergenza sanitaria che ha travolto l’Italia: “Una nuova pagina è stata scritta in questo periodo di emergenza sanitaria che si è aggiunta alle altre dure prove alle quali sono sottoposte le popolazioni di tante aree del Pianeta“.

Di seguito il testo integrale del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Sergio Mattarella

La strage di Nassiriya

È il 12 novembre del 2003 quando un camion, un’autocisterna per la precisione, forza il blocco ed entra nella base Maestrale, dove si trovano i carabinieri italiani. Gli uomini a bordo del camion fecero esplodere una bomba. Seguirono una serie di esplosioni. La più grave quella che interessò il deposito di munizioni. Il bilancio finale conta 28 vittime, 19 delle quali italiane. Dodici carabinieri e cinque soldati dell’Esercito, insieme con due civili, persero la vita quel drammatico giorno di novembre.

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