Il ministro degli esteri russo Lavrov ha accusato gli Usa e molti paesi della Nato di partecipare direttamente al conflitto.
Una nuova provocazione da parte del ministro degli esteri russo Sergej Lavrov che in conferenza stampa dichiara che gli Usa e la Nato sono direttamente coinvolti nel conflitto in Ucraina fornendo armi e addestrando personale militare. Tra i paesi che cita, oltre a Germania e Regno Unito anche l’Italia. Proprio ieri il governo italiano ha rinnovato il suo impegno nella fornitura di armi all’Ucraina ma ha negato di aver addestrato soldati ucraini.
“Oltre all’addestramento sul loro territorio centinaia di istruttori occidentali lavorano direttamente sul terreno, mostrando agli ucraini come sparare con le armi fornite” ha detto Lavrov dicendo che l’Occidente invia oltre alle armi anche intelligence e mercenari a combattere. Ma il ministro Crosetto ha smentito dicendo: “Mai fatto alcuna attività in Italia. Abbiamo solo inviato 4 persone in Germania nel gruppo europeo, che per ora sta pianificando addestramenti in futuro”.
L’Occidente respinge le accuse
Anche la Nato declina le accuse. “La Nato non è parte del conflitto, non ci faremo trascinare nella guerra di Putin. Siamo al fianco dell’Ucraina nel suo diritto di autodifesa, sancito dalla Carta dell’Onu” ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg da Berlino dove ha incontrato il cancelliere Scholz.
Ma Lavrov in conferenza stampa ha anche ricordato che la Russia aveva proposto un patto “per limitare l’espansione della Nato e creare uno status di sicurezza speciale per l’Ucraina, ma ci è stato detto che “ogni Paese ha il diritto di unirsi alla Nato” e ha continuato dicendo che “L’8 dicembre dell’anno scorso Washington e l’Osce avevano una reale chance per la de-escalation, ma hanno scelto di non usarla. Non ci è rimasta altra scelta che lanciare l’operazione militare speciale per liberare la popolazione del Donbass”.
