Naufragio Crotone: “Italia non può affrontare emergenza sola” 

Naufragio Crotone: “Italia non può affrontare emergenza sola” 

Il ministro degli Esteri è intervenuto in merito al naufragio di Crotone, ribadendo come l’Italia non possa essere lasciata sola in tutto ciò.

In seguito alla tragedia del naufragio di Crotone è scoppiata una feroce polemica nei confronti dell’Italia, accusata di attuare delle cattive politiche sulla gestione dei migranti. Il 26 febbraio un barcone colmo di extracomunitari è stato travolto dal maltempo. In seguito al naufragio i parenti di alcune vittime si sono rivolti agli avvocati per avviare un’azione collettiva nei confronti dell’Italia. In questa situazione la Procura ha aperto un’inchiesta per indagare su quanto accaduto e designare le responsabilità di colpa.

Nell’incidente sono decedute almeno 71 persone, tra cui anche un bambino. In questo senso l’accusa dei familiari delle vittime si riferisce al mancato soccorso al barcone, proprio a causa delle scelte politiche del governo in carica. Nel frattempo, alla luce di questa situazione, il giudice ha disposto una misura cautelare in carcere nei confronti dei due presunti scafisti. I due dovranno rispondere alle accuse di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, naufragio colposo e lesioni.

L’intervento del ministro degli Esteri

Sulla vicenda è intervenuto il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, che ribadisce come l’Italia non possa “affrontare l’emergenza da sola”. Secondo il ministro “l’emergenza migratoria, dai vari fronti caldi di crisi, è il problema più grande che dovremo affrontare nei prossimi anni, forse decenni. E l’Italia, al di là delle speculazioni o delle polemiche politiche interne, non può farlo da sola”.

Sono queste le dichiarazioni del politico durante un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Poi ribadisce: “La magistratura farà il suo lavoro, si vedrà se esistono responsabilità o se, come credo, è stata una tragica, terribile fatalità. Frontex aveva segnalato solo un’imbarcazione con una persona a bordo che non appariva in difficoltà. In mare aperto, dopo aver passato le acque territoriali di tanti Paesi. Ma davvero pensa che, se si avesse avuta contezza del pericolo, le nostre autorità non sarebbero intervenute, come hanno fatto moltissime volte, con grande professionalità e scrupolo?”.