Naufragio al largo della Libia. Alarm Phone: "Temiamo il peggio"
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Naufragio al largo della Libia, più di 100 morti. Sea Watch: “L’Ue ha negato i soccorsi”

Migranti immigrati

Naufragio al largo della Libia. Fonti umanitarie parlano almeno di 120 morti. Alarm Phone: “Temiamo il peggio”.

ROMA – Naufragio al largo della Libia nella giornata di giovedì 22 aprile 2021. Non si hanno ancora certezze sul bilancio, ma fonti umanitarie citate da La Repubblica parlano di almeno 120 vittime. “Abbiamo avvertito le autorità diverse ore fa – scriveva Alarm Phone poco prima dell’annuncio da parte delle Ong – cosa stanno facendo? Abbiamo perso il contatto con loro e non sappiamo se sono sopravvissuti. Temiamo il peggio“. Sul posto ci sono tre mercantili e la nave Ocean Viking per cercare di individuare eventuali sopravvissuti.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

Gli allarmi

Sono stati diversi gli allarmi arrivate dalle Ong. “Il mare è molto agitato – aveva spiegato la Sos Mediterranee – potremmo trovarci di fronte una probabile tragedia“. E Alarm Phone aveva aggiunto: “Abbiamo parlato con le autorità libiche. Dicono che non usciranno in mare a causa del meteo. Le autorità di Ue e Libia stanno lasciando morire le persone. Tutto il giorno abbiamo chiesto un intervento, ma hanno rifiutato“.

Il bilancio, comunicato dalle Ong, è di almeno 120 morti, ma non si hanno ancora conferme ufficiali. Le ricerche sono in corso e presto si potrebbero avere ulteriori informazioni.

Migranti
Migranti

Sea Watch: “L’Ue ha negato i soccorsi”

“Sapevano della situazione di emergenza, ma hanno negato il soccorso. La nave Ocean Viking è arrivata sul posto solo per trovare dieci cadaveri”, è l’accusa di Sea Watch all’Unione europea e a Frontex

Secondo naufragio in pochi giorni

Le partenze da Libia e Tunisia non sembrano essere intenzionate a fermarsi e l’emergenza migranti rischia di peggiorare nelle prossime settimane. Le migliori condizioni meteo, infatti, potrebbero portare ad un numero maggiore di partenze per cercare di arrivare in un Paese più sicuro come l’Italia.

Le Ong sono pronte a proseguire il lavoro di monitoraggio nel Mediterraneo ed evitare altre tragedie come le ultime. Prima del naufragio in Libia, infatti, un’altra imbarcazione era affondata al largo della Tunisia. In questo caso si è parlato di almeno 40 morti, ma il bilancio complessivo delle morti in mare sembra essere destinato ad aumentare.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 23 Aprile 2021 16:50

La nuova valutazione dell’Ema su AstraZeneca

nl pixel