Nuovo naufragio di migranti nel Mediterraneo. Almeno 17 i morti nell’ennesima tragedia avvenuta a largo della Libia.
ROMA – Naufragio di migranti nel Mediterraneo. A dare la notizia è stata Alarm Phone con un post sui social: “I parenti confermano: le 17 persone morte in mare erano su una barca con cui era in contatto Alarm Phone. 82 persone sulla stessa barca sono state trovate vive, ma costrette a tornare in Libia. Lì non sono al sicuro e sono detenuti dopo essere sopravvissuti a un terribile naufragio“.
L’attacco all’Europa
Un tweet arrivato dopo l’ennesimo attacco all’Unione Europea: “Ancora una volta i confini Ue hanno ucciso. A causa del silenzio delle autorità, è impossibile stabilire se questa sia una barca con cui eravamo in contatto e cosa sia successo ad altre. Sembra che una barca con 70 persone sia stata soccorsa da Asso30, ma ci sono ancora almeno 45 persone in pericolo in mare. Soccorretele!“.
Ocean Viking ad Augusta
Le partenze non si fermano e le ONG sono impegnate nel soccorso delle imbarcazioni in difficoltà. La Ocean Viking con i suoi 373 migranti a bordo (quasi la metà minori n.d.r.) è arrivata ad Augusta per consentire alle persone di sbarcare e iniziare la quarantena prima della ricollocazione.
“Grande sollievo sulla Ocean Viking – si legge in un post della SOS Mediterranee subito dopo la decisione del Viminale – è stato assegnato un porto sicuro ad Augusta […]. Siamo toccati dalla resilienza delle persone salvate questa settimana e commossi dalle storie che hanno condiviso con noi“.
Diverse imbarcazioni nel Mediterraneo
Nonostante il tempo freddo e la pandemia, le imbarcazioni continuano a partire dalla Libia per arrivare in Italia. Nei prossimi giorni la Ocean Viking è attesa in mare per monitorare la situazione e soccorrere eventuali gommoni in difficoltà durante questa lunga traversata per raggiungere un Paese sicuro. E gli sbarchi individuali dovrebbero continuare nelle prossime ore.
