Naufragio migranti, Meloni accusa “trafficanti di uomini”

Naufragio migranti, Meloni accusa “trafficanti di uomini”

“È disumano scambiare la vita di uomini, donne e bambini col prezzo del ‘biglietto’ da loro pagato”, dice la Meloni.

In una nota diffusa da Palazzo Chigi dopo il naufragio al largo di Crotone costato la vita a 30 migranti, la premier Giorgia Meloni esprime il suo dolore per tutte quelle vite umane stroncate dai trafficanti di uomini. “È criminale mettere in mare una imbarcazione con ben 200 persone a bordo e con previsioni meteo avverse”, tuona.

Giorgia Meloni

Centinaia di uomini su imbarcazioni troppo piccole da reggere il sovraccarico. E tutte quelle persone sono partiti con la speranza di raggiungere un punto d’arrivo, che molti di loro non hanno potuto vedere. Una tragedia che poteva essere evitata, se solo avessero agito con responsabilità.

“E’ disumano”

La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dice: “È disumano scambiare la vita di uomini, donne e bambini col prezzo del ‘biglietto’ da loro pagato nella falsa prospettiva di un viaggio sicuro”, precisando che il Governo è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie.

Il governo però esige il massimo della collaborazione dagli Stati di partenza. “Si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di una immigrazione senza regole”, continua la premier.

Anche Matteo Salvini interviene, polemizzando contro i trafficanti di uomini. “Ormai gli scafisti mettono in mare ‘barchini’ sempre meno sicuri e malandati incassando, sulla pelle di queste persone, milioni di dollari reinvestiti in armi e droga”, poi aggiunge: “Fermare i trafficanti di esseri umani è un dovere morale di tutti, soprattutto per salvare vite innocenti. Una preghiera per questi poveri morti”.

Le accuse contro il governo

Su Twitter, invece, Nicola Fratoianni accusa proprio il governo. “Per ora 50 morti ma potrebbero essere almeno il doppio. Un ‘carico residuale’ vero governo Meloni? Evidentemente se ci fosse stato un sistema di ricerca e soccorso potevano forse essere salvati”.

Poi Elly Schlein, candidata alle primarie del Pd: “Non è accettabile che il Mediterraneo sia diventato un grande cimitero a cielo aperto: questo fa capire quanto sia disumano e contro ogni diritto fondamentale fare dei decreti che hanno il solo scopo di rendere più difficile salvare le vite in mare”. La sua proposta riguarderebbe una grande missione europea umanitaria di ricerca e soccorso in mare.

Infine il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, interviene con parole contro l’Ue: “La terribile tragedia dei migranti sulle coste del crotonese ci lascia sgomenti. L’Europa deve fare molto di più per coordinare i soccorsi, bloccare il traffico di vite umane, evitare che il Mediterraneo diventi un ‘freddo cimitero senza lapidi’ come ha detto Papa Francesco”.

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