Naufragio di migranti al largo della Tunisia. Unhcr e Oim: “Sono stati recuperati i corpi di 41 persone, tra cui un bambino”.
ROMA – Naufragio di migranti al largo della Tunisia nella giornata di giovedì 15 aprile 2021. Come riferito dall’Ansa, che cita Unhcr e Oim sono state almeno 41 le vittime e tra i morti anche un bambino. Le due associazioni si sono dette profondamente rattristati per quanto successo vicino alla città di Sidi-Mansour.
Tre sopravvissuti sono stati salvati dalla Guardia Costiera tunisina. Le ricerche continuano per cercare di individuare eventuali superstiti, ma le speranze sono ormai minime.
La nota
Il nuovo naufragio è stato confermato da Unhcr e Oim con una nota. “Questa tragica perdita di vite umane – si legge nel comunicato – sottolinea ancora una volta la necessità di potenziare ed espandere le operazioni di ricerca e soccorso guidate dallo Stato in tutto il Mediterraneo centrale dove circa 290 persone hanno perso la vita finora quest’anno […]“.
“La solidarietà – si precisa ancora – in tutta la regione e il sostegno alle autorità nazionali nei loro sforzi per prevenire la morte e perseguire i trafficanti e i trafficanti dovrebbero essere una priorità, sottolineano le due organizzazioni […]. Unhcr e Oim continuano a monitorare da vicino gli sviluppi della situazione e a essere pronti a collaborare con le autorità nazionali per assistere e sostenere i sopravvissuti e i familiari di coloro che sono scomparsi“.
Le partenze da Libia e Tunisia non si fermano
Le partenze da Libia e Tunisia non si fermano. L’emergenza migranti rischia di peggiorare nelle prossime settimane. Le temperature più calde, infatti, potrebbero portare ad un numero maggiore di partenze per cercare di arrivare in un Paese più sicuro come l’Italia.
Le Ong sono pronte a mettersi in mare per monitorare il Mediterraneo ed evitare altre tragedie come quella avvenuta in Tunisia con oltre 40 morti.