Una nave militare russa tra la Puglia e i Balcani ha alzato la tensione e minaccia il gasdotto della Tap.
La nave militare russa Akademik Pashin è un ‘rifornitore’ che accompagna le missioni a lungo raggio della flotta russa. Inizialmente sembrava innocua ma in realtà ora si è alzata molto la tensione perché sta incrociando a largo della Puglia, diretta verso sud. L’allarme è arrivato questa mattina quando è rimasta ferma per un paio di ore nel Canale di Otranto dove passa il gasdotto Tap che termina a Melendugno. Qui si concentrano le reti che trasportano gas, energia e traffico internet tra Italia e Balcani.
Il gasdotto che dalla Turchia attraversa la Grecia e arriva in Puglia rifornisce di energia alternativa alla Russia l’Italia e l’Europa. La Tap questa mattina è stata minacciata dalla nave spia russa. L’ipotesi è che stia seguendo la portaerei americana a propulsione nucleare George H. W. Bush. Non è la prima azione dimostrativa e provocatoria da parte della Russia. Già negli ultimi anni, e ancor di più negli ultimi mesi, la flotta russa nel Mediterraneo è diventata più attiva. La Nato monitora le attività russe che si avvicinano provocatoriamente alle navi occidentali.
Ipotesi spionaggio russo nel canale di Otranto
La Marina Militare ha rafforzato la vigilanza su tutti i gasdotti dopo il caso Nord Stream, e quindi anche della Tap. Navi e piccoli sommergibili teleguidati monitorano i punti chiave delle condotte per evitare incidenti. L’incursione della nave russa è durata alcune ore nel Canale di Otranto. Si trova nel Mediterraneo da agosto e la sua prima missione risale al 2020 quando le venne affidato lo spionaggio dei test effettuati sul sottomarino nucleare francese Suffren.
Per questo motivo l’ipotesi più probabile che circa in queste ore è che sia stata una missione di spionaggio. In ogni caso si è mobilitata l’aeronautica militare con elicotteri statunitensi della Marina per sorvegliare la zona.
