Navi russe nel Mediterraneo, “rischio d’incidente”

Navi russe nel Mediterraneo, “rischio d’incidente”

A preoccupare la Marina militare sono soprattutto le navi russe mercantili, con probabili compiti molto più strategici.

L’aumento impressionante della presenza russa nel Mediterraneo e nel Mar Nero preoccupa l’Italia. Un numero sempre maggiore di navi militari nelle nostre acque potrebbe portare a grossi problemi: Il rischio di incidente è possibile e quando c’è un incidente di questa natura non si sa mai dove si può andare a finire”, dice il Capo di Stato maggiore della Marina militare, Enrico Credendino.

nave da guerra fregata

Alla commissione Difesa della Camera, Credendino spiega che, anche se la presenza della flotta russa non è una minaccia diretta per la nazione, rappresenta comunque un grande rischio. “I russi hanno un atteggiamento aggressivo che non era usuale nel Mediterraneo e prima era evidente solo nel Baltico”.

“Si rischia un incidente”

A dicembre scorso, la Marina Militare aveva già comunicato la presenza di navi russe nel Mediterraneo, sulla costa di Taranto. Ad oggi però i numeri pare siano aumentati, e questo adesso inizia a scaturire qualche timore in più. “Non è una minaccia diretta al territorio nazionale, ma richiede una maggiore presenza di nostre navi. L’esigenza per noi alleati è di essere presenti con una flotta navale bilanciata”, afferma il Capo di Stato maggiore.

Le acque del Mediterraneo sono molto affollate, “tra Stati rivieraschi per l’accesso alle risorse economiche e teatro di illeciti di varia natura, tra contrabbando e trafficanti di esseri umani”, per cui è necessario tenere la situazione monitorata. Tra le cause dell’affollamento in mare, ci sarebbe anche quella del riarmo delle Nazioni in termini navali.

Quante navi sul Mediterraneo?

La Difesa italiana, che tiene monitorato l’afflusso di navi russe sulle coste italiane, segnala due sommergibili e cinque navi di sostegno logistico, mentre un’altra unità logistica è a sud di Cipro. Nei mesi scorsi invece erano state stimate circa venti unità.

Certo è che, mantenere attiva la permanenza di queste navi diventa abbastanza onerosa a livello di carburante, anche se alcuni marinai riescono spesso ad attraccare senza essere in navigazione continua. Tuttavia, a preoccupare sarebbero soprattutto le navi russe civili mercantili che potrebbero avere compiti ben più strategici.

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