Nazioni Unite: il buco dell’ozono si sta chiudendo

Nazioni Unite: il buco dell’ozono si sta chiudendo

A oltre 35 anni dal protocollo di Montreal, il buco dell’ozono potrebbe chiudersi completamente entro 43 anni.

Il grandissimo buco nell’ozono, sette volte più grande del famoso buco antartico, avrebbe potuto provocare effetti gravissimi sulla salute delle persone a causa dei livelli nocivi di radiazioni Uv. Oggi però il nuovo studio annunciato dalle Nazioni UNite, rassicura il Pianeta Terra: pare che lo strato protettivo dell’ozono si stia chiudendo gradualmente.

Spazio

Gli studi del fisico Qing-Bin Lua dell’Università di Waterloo, aveva risollevato nei mesi precedenti la questione del buco dell’ozono, che sembrava ormai archiviata. Questo si troverebbe da molti decenni nell’atmosfera, in corrispondenza dei tropici, e se i calcoli dell’esperto si rivelassero corretti, potrebbero avere effetti drammatici sulla salute di milioni di persone, esposte da decenni a livelli nocivi di radiazioni Uv.

Novità dagli esperti

Secondo il nuovo rapporto delle Nazioni Unite, che valuta scientificamente la situazione ogni quattro anni, sembra che il fantomatico buco dell’ozono si starebbe chiudendo lentamente: a questi ritmi potrebbe chiudersi completamente entro 43 anni.

Il risultato certificato a oltre 35 anni dalla sigla del protocollo di Montreal, firmato nel 1987, dove 192 nazioni concordarono di ridurre produzione e utilizzo delle sostanze chimiche (principalmente i clorofluorocarburi) che possono danneggiare lo strato di ozono atmosferico. Questo strato ha protetto il Pianeta Terra da radiazioni nocive che sono legate al cancro della pelle, alla cataratta e a danni alle colture.