Nella prima metà del 2023 i raduni di questo tipo sono stati 162: nello stesso periodo dell’anno scorso erano solo 52.
I cortei neonazisti o estremisti stanno spopolando in Germania, uno stato che ha sperimentato sulla propria pelle il peso delle politiche della destra malsana. Il numero delle manifestazioni di questo tipo è triplicato nella prima metà del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Da 52 comizi, infatti, si è passati a 162 raduni.
Le marce e le proteste di estrema destra sono organizzati, principalmente, da partiti come il Freie Sachsen (Tradotto in “Sassoni liberi”), il Die Heimat (“La patria”) e la Terza Vita, definito come un vero e proprio gruppo neonazista.
Un problematica sempre più seria
“Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso – ha commentato Petra Pau, vicepresidente del Parlamento tedesco dal 2006 – le riunioni dell’estrema destra sono triplicate nella prima metà del 2023. Questa forza mobilitata sta vivendo una crescita significativa, un anno dopo la pandemia e si stanno verificando numerosi attacchi ai centri di accoglienza per i rifugiati“.
L’esponente della Die Linke ha spiegato che l’obbligo per tutti i politici tedeschi è quello di “evitare che lo stato d’animo estremamente ostile nei confronti dei rifugiati raggiunga un livello di minaccia simile a quello dei primi anni ’90 e del 2015“.
“Nel 2022 – ha commentato a giugno Nancy Faeser, il ministro degli Interni – il numero di crimini con sfondo di estremismo di destra è aumentato del 3,8%, raggiungendo circa 21mila. Inoltre, i potenziali estremisti di destra disposti a usare la violenza sono aumentati ancora di 500 unità, arrivando a oltre 14mila. Non dobbiamo mai sottovalutare il pericolo mortale dell’estremismo di destra e del terrorismo di destra”.