Torna l’incubo del needle spiking in Italia: un nuovo caso accende l’allerta. I dettagli dell’episodio e i rischi legati a questa pratica.
Negli ultimi tempi, la paura del needle spiking ha ricominciato a farsi strada, soprattutto a seguito di nuovi episodi che stanno riaccendendo l’allarme. Il needle spiking, termine anglosassone che indica la pratica di pungere una persona con un ago per spaventarla o, in casi peggiori, infettarla con sostanze pericolose, è diventato una seria minaccia in alcune città italiane. Un episodio recente avvenuto a Pisa ha riportato al centro dell’attenzione il fenomeno, lasciando la cittadinanza sotto choc.
Needle spiking: un nuovo caso a Pisa
Il fatto è accaduto sabato 14 settembre, quando una ragazza è stata aggredita mentre passeggiava tranquillamente sul Lungarno. L’aggressore si è avvicinato a lei da dietro e, in modo improvviso, l’ha punta sul gluteo con una siringa. Subito dopo, le avrebbe sussurrato: “Ti ho fatto una puntura“, per poi allontanarsi velocemente. La vittima, in preda al panico, ha immediatamente contattato le forze dell’ordine e si è recata in ospedale per ricevere i primi controlli e le necessarie cure profilattiche contro possibili infezioni.
L’evento ha fatto rapidamente il giro delle chat di gruppo, scatenando una reazione di paura tra i cittadini, soprattutto tra le donne. Molti messaggi di allarme hanno cominciato a circolare, consigliando di prestare massima attenzione in luoghi pubblici affollati. Viene inoltre ricordato che il needle spiking può comportare non solo un forte impatto psicologico, ma anche il rischio di contrarre gravi malattie come HIV ed epatite.
Le indagini in corso
Le autorità hanno subito avviato le indagini per identificare il responsabile. La descrizione fornita dalla vittima indica un uomo di età compresa tra i 40 e i 50 anni, di bassa statura, con una leggera calvizie e una t-shirt bianca. La polizia sta esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, nel tentativo di raccogliere ulteriori prove per risalire all’aggressore.
Nel frattempo, gli esperti raccomandano di mantenere alta la guardia e segnalare tempestivamente alle autorità qualsiasi comportamento sospetto. La protezione della salute pubblica è la priorità, e la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine risulta essenziale per contrastare questo fenomeno preoccupante.