Visita negata a Elly Schlein in Abruzzo: polemiche sulla sanità si infiammano.
La decisione di Alterio Fortunato, direttore sanitario della Asl di Pescara, di negare l’accesso a Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, all’ospedale di Popoli ha acceso le scintille di una polemica politica in Abruzzo.
Schlein, in tour nella regione a sostegno del candidato presidente Luciano D’Amico, si è vista rifiutare l’entrata con una motivazione che ha suscitato non poco dibattito. La visita era considerata: “Al momento non opportuna” per ragioni legate alla tutela della salute e dell’ordine igienico sanitario, oltre che per la: “Necessaria serenità e riservatezza dei pazienti“.
La risposta di Elly Schlein
Nonostante il divieto, Elly Schlein non si è data per vinta, organizzando un presidio davanti all’ospedale da cui ha lanciato un attacco al presidente uscente Marsilio e al governo Meloni.
“Ci batteremo contro i tagli alla sanità e contro la privatizzazione strisciante di questo governo,” ha affermato Schlein, enfatizzando la richiesta del suo partito di incrementare i fondi per la sanità pubblica e di sbloccare le assunzioni per contrastare la carenza di personale nei reparti ospedalieri.
La replica della Regione Abruzzo
Nicoletta Verì, assessore alla Salute della Regione Abruzzo, ha prontamente risposto alle accuse, sostenendo che il Partito Democratico avesse già compromesso la situazione sanitaria di Popoli, chiudendo l’ospedale quando era al potere.
L’assessore ha evidenziato come la nuova rete ospedaliera, approvata dalla loro amministrazione, abbia invece migliorato la situazione, riclassificando alcune strutture come ospedali di base e garantendo la presenza del pronto soccorso.
La difesa del Partito Democratico non si è fatta attendere, con Chiara Braga, capogruppo alla Camera, che ha accusato la maggioranza: “La destra nega l’ingresso di Elly Schlein in un ospedale pubblico…Non vogliono far conoscere i disastri della sanita: ospedali chiusi e pochi medici. Abruzzesi rialzate la testa“.