Negoziante rifiuta pagamento con pos: per lui, multa da 30 euro
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Direttore: Alessandro Plateroti

Negoziante rifiuta pagamento con pos: per lui, multa da 30 euro

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Un negoziante, sarebbe stato multato dalla Guardia di Finanza, dopo il rifiuto di accettare il pagamento con bancomat da parte di un cliente.

Questo è quanto accaduto a Civitanova Marche, nel maceratese, dove le Fiamme Gialle avrebbero fatto irruzione all’interno dell’attività commerciale in questione, dopo la chiamata di un cliente, lamentatosi circa l’impossibilità di pagare con Pos.

Il consumatore infatti si è rivolto al 117 e dalla Sala Operativa del Comando Provinciale di Macerata hanno subito inviato sul posto una pattuglia di finanzieri.  Questi, arrivati nel negozio, hanno appurato il rifiuto dell’esercente a far pagare con la carta di credito i titoli di viaggio bus e così per lui è scattata la sanzione prevista dalla nuova normativa in tema Pos e pagamenti elettronici.

A discapito del negoziante quindi, una multa elevata di 30 euro, maggiorata del 4% del valore della transazione per la quale è stata rifiutata l’accettazione del pagamento, quindi una decina di euro in più.

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Le priorità del Pnrr

Sottolineando che “l’attività ispettiva condotta dai finanzieri, risponde alle priorità stabilite dal Pnrr”, le Fiamme Gialle dettagliano che “l’obbligo di accettazione dei pagamenti elettronici, è indipendente dall’entità del corrispettivo, dalle modalità di svolgimento dell’attività e dalla natura del cedente o prestatore (imprenditore, professionista, ente non commerciale per l’eventuale attività commerciale esercitata), ricadendo pertanto su una vasta platea di operatori economici”.

Le fiamme aggiungo come “Inoltre, la condotta sanzionabile si configura in seguito alla mancata accettazione della richiesta del cliente di effettuare il pagamento tramite carte di debito, di credito e prepagate, e non anche in base all’eventuale indisponibilità da parte dell’esercente del cosiddetto Point of Sales (Pos)”. Risulta inoltre sanzionabile “la condotta dell’esercente che proceda ad applicare ulteriori costi ingiustificati, aggiuntivi rispetto a quelli del bene/servizio acquistato, in ragione dell’utilizzo da parte del consumatore di un qualsiasi strumento di pagamento diverso dal denaro contante”.

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ultimo aggiornamento: 1 Settembre 2022 16:31

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