La triste vicenda legata alla morte della neonata annegata nel water, presumibilmente dalla madre, si arricchisce di nuovi atrici dettagli.
Ci sarebbero novità per quanto concerne la triste morte della neonata annegata nel water a Piove di Sacco, nel Padovano, presumibilmente da sua madre. A seguito delle indagini portate avanti dalle forze dell’ordine, infatti, le autorità avrebbero scoperto un diario di proprietà della donna che ha partorito la piccola nel quale sono stati rinvenuti appunti e frasi sconcertanti che potrebbero andare a completare il quadro del decesso della piccola.
Neonata annegata nel water: la situazione
I fatti di Piove di Sacco, nel Padovano, avvenuti in quel drammatico 29 ottobre scorso, sono ancora oggetto di attenzione per la comunità locale e, ovviamente, per le forze dell’ordine che stanno cercando di fare chiarezza sulla morte della neonata annegata con la testa ritrovata nel water. Accusata di omicidio è stata sua madre che avrebbe anche compito il terribile gesto di tirare più volte lo sciacquone nel tentativo di sbarazzarsi del corpicino della piccola. In questo senso, nuovi dettagli sono venuti a galla con la polizia che ha rinvenuto un documento, un diario per la precisione, che potrebbe essere determinante ai fini delle indagini.
La scoperta del diario: il contenuto
Secondo quanto si apprende da diversi organi di stampa, le forze dell’ordine hanno trovato un diario segreto nascosto in una borsa dentro un armadio dell’appartamento della madre della piccola defunta. Il documento trovato potrebbe essere decisivo al fine di comprendere lo stato psicologico della donna. All’interno del diario ci sarebbero pagine scritte fitte, a caratteri piccoli.
Tra le cose scritte nei fogli, molti pensieri, messi neri su bianco giorno dopo giorno, ma anche passaggi dove si parlava di occulto e di vampirismo. Stando alle informazioni trapelate, la donna, madre della piccola, si sarebbe definita una “vampira“. In questo senso, al netto di quello che pare essere un vero e proprio delirio, toccherà alle forze dell’ordine competenti capire se la donna fosse effettivamente in grado di intendere e volere. non solo nel giorno del delitto della neonata ma in generale.
