Chiara Petrolini, la testimonianza shock della vicina: “Ecco cosa faceva in giardino”

Chiara Petrolini, la testimonianza shock della vicina: “Ecco cosa faceva in giardino”

La vicina di Chiara Petrolini svela che la giovane organizzava feste e grigliate nel giardino, dove erano sepolti i corpi dei neonati.

Nuovi sviluppi emergono dalla vicina di casa di Chiara Petrolini, la 21enne di Traversetolo, accusata di aver ucciso e seppellito i suoi due neonati.

Le rivelazioni della donna, insieme alle analisi della criminologa Roberta Bruzzone, gettano luce su dettagli sempre più agghiaccianti.

La testimonianza shock della vicina di Chiara Petrolini

Come riportato da Il Giornale, la città di Traversetolo è ancora scossa dalla drammatica vicenda che ha visto protagonista Chiara Petrolini.

Il caso, tornato alla ribalta durante l’ultima puntata del programma televisivo La Vita in Diretta, ha offerto nuovi particolari scioccanti, soprattutto grazie alla testimonianza di una vicina di casa.

La donna, che ha raccontato di non aver mai sospettato nulla, ha condiviso dettagli che rendono ancora più surreale la situazione.

Chiara arrivava a casa con le amiche e facevano le grigliate in giardino. Era una ragazza che non avrei mai pensato avrebbe potuto fare una cosa del genere“, ha affermato, descrivendo l’atteggiamento apparentemente normale della giovane.

Il giardino in cui si svolgevano le grigliate è lo stesso luogo in cui sono stati trovati i corpi dei due neonati, sepolti in segreto.

Non ci sono mai state liti per il taglio della siepe, io e mio marito siamo addirittura andati a fissare il telo ombreggiante nel giardino dove hanno trovato i bambini. Non l’ho mai vista andare lì e magari raccogliersi… E non l’ho mai nemmeno vista incinta“, ha aggiunto la vicina.

La sepoltura del primo neonato: un atto premeditato?

Gli inquirenti stanno cercando di fare chiarezza sulle dinamiche dei tragici eventi, e la criminologa Roberta Bruzzone ha fornito un quadro inquietante.

Secondo la nota criminologa, la profondità della buca in cui è stato trovato il corpo del primo neonato suggerisce un atto premeditato: “Il fatto che la buca sia molto profonda dimostra che Chiara non può averla fatta dopo il parto, ma prima, quindi, aveva premeditato tutto“.

La giovane, dunque, avrebbe atteso l’assenza dei genitori per recarsi in giardino e compiere il gesto. Il primo neonato, avvolto in un lenzuolo, è stato sepolto in modo tale che nessuno si accorgesse di nulla.

La criminologa ha inoltre evidenziato come la ragazza non abbia mai menzionato spontaneamente il primo bambino, venuto alla luce solo grazie a ricerche più approfondite da parte delle autorità.

“Lei non aveva fatto riferimento al primo bimbo che è stato trovato con una ricerca più approfondita, non avrebbe mai confessato in maniera spontanea“, ha concluso Bruzzone

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