Chiara Petrolini davanti al giudice: il caso dei neonati sepolti nel giardino di Vignale.
Chiara Petrolini, la giovane 21enne accusata di omicidio premeditato e occultamento di cadavere, ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia presso il Tribunale di Parma. La ragazza, attualmente agli arresti domiciliari, è sospettata di aver dato alla luce e successivamente seppellito i suoi due neonati nel giardino della casa di famiglia, situata a Vignale di Traversetolo, dove viveva con i suoi genitori e il fratello.
Chiara Petrolini: gli arresti domiciliari e le accuse
Accompagnata dal suo avvocato, Nicola Tria, Chiara è arrivata in tribunale passando da un ingresso secondario, cercando di evitare l’attenzione dei media. Vestita in modo semplice, con una camicia bianca, jeans e una giacca appoggiata sulle spalle, indossava delle sneakers bianche. Nel tentativo di sottrarsi ai fotografi e alle telecamere, ha coperto il viso con alcuni fogli di carta mentre si dirigeva verso l’aula per l’interrogatorio, durato pochi minuti.
La Procura di Parma ha chiesto l’arresto di Chiara Petrolini sulla base della convinzione che la giovane avesse premeditato l’omicidio del suo neonato fin dall’inizio della gravidanza. In base alle indagini, Chiara avrebbe fatto di tutto per nascondere la sua condizione, evitando i controlli medici e cercando informazioni online su come abortire o indurre il parto in piena autonomia. Nonostante la richiesta di custodia cautelare in carcere, il giudice ha disposto per lei gli arresti domiciliari, in relazione sia all’omicidio premeditato di agosto, sia alla soppressione di cadavere del maggio 2023.
Il ritrovamento dei corpi: cosa è successo
Il dramma è emerso quando, il 9 agosto, è stato ritrovato il corpo del primo neonato. In quel momento, la famiglia Petrolini era in viaggio negli Stati Uniti. Nonostante l’avviso delle autorità, hanno deciso di non tornare immediatamente, rientrando solo il 19 agosto. Nel frattempo, gli esami del DNA hanno confermato che Chiara Petrolini era la madre e il suo fidanzato il padre del piccolo. Nel corso delle indagini, è stato scoperto un secondo cadavere, appartenente a un altro neonato partorito alla 40esima settimana e risalente a più di un anno fa.
Chiara, nelle sue prime dichiarazioni spontanee, ha confessato di aver nascosto il corpo del neonato nel giardino perché voleva tenerlo vicino a sé. “Quando abbiamo capito che poteva esserci un secondo neonato, abbiamo pensato che anche lui fosse stato sepolto lì, vicino alla sua stanza”, ha spiegato il colonnello dei Carabinieri di Parma, Andrea Pagliaro. Il ritrovamento delle ossa del secondo bambino ha lasciato tutti increduli, poiché inizialmente gli investigatori pensavano a una messa in scena orchestrata dalla famiglia. Con il proseguire delle indagini, è emerso invece che né i genitori di Chiara né il fidanzato erano a conoscenza delle gravidanze.
L’interrogatorio di oggi avrebbe potuto fornire nuovi dettagli su questa terribile vicenda ancora piena di zone d’ombra. Tuttavia, il silenzio della ragazza rende ancora più complesso uno dei casi di cronaca più scioccanti degli ultimi tempi.