Neonato trovato morto nella culla a Bari: accertamenti DNA
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Neonato trovato morto nella culla: chi è la madre, clamorosi accertamenti sul DNA

uomo vicino a un neonato in culla

Continuano le indagini sul caso del neonato trovato morto nella culla termica della chiesa a Bari. La svolta negli accertamenti sul DNA.

Stanno andando avanti le indagini sul caso del neonato trovato morto nella culla termica della chiesa di San Giovanni Battista, a Bari, lo scorso 2 gennaio 2025. Le autorità stanno procedendo seguendo il doppio filone dell’abbandono di minore a carico di ignoti e dell’omicidio colposo. Decisivi gli accertamenti sul DNA disposti sul corpo del povero infante che faranno chiarezza, forse, anche sull’identità della madre.

mani di donna in una culla

Neonato trovato morto nella culla: le indagini

Il caso legato al neonato trovato morto nella culla termica della chiesa di San Giovanni Battista a Bari stanno andando avanti. I fatti, scoperti lo scorso 2 gennaio 2025, hanno scosso l’intera comunità e stanno vedendo coinvolti, in particolare, il parroco Antonio Ruccia e il tecnico Vincenzo Nanocchio.

In questo senso, le indagini delle autorità stanno procedendo seguendo il doppio filone dell’abbandono di minore a carico di ignoti e dell’omicidio colposo, ipotesi quest’ultima per la quale sono indagati appunto i due uomini prima citati: il parroco Antonio Ruccia e il tecnico Vincenzo Nanocchio.

A destare particolare attenzione, anche le consulenze svolte sulle apparecchiature presenti nel locale adibito a culla che hanno fatto emergere dettagli spiacevoli. In primis come il materassino con i sensori, che avrebbe dovuto far partire la chiamata al cellulare del parroco, non abbia funzionato. In secondo luogo come il climatizzatore emettesse aria fredda e non calda che avrebbe potuto salvare il piccolo che, invece, stando ai primi risultati dell’autopsia, sarebbe morto proprio per ipotermia, ovvero per il freddo.

I dettagli sugli accertamenti sul DNA

Oltre alle perizie svolte sul condizionatore e la culla, le forze dell’ordine hanno proceduto a prelevare dei campioni di DNA del neonato per tracciarne un profilo genetico e cercare di avere maggiori informazioni sulla sua identità e, chiaramente, anche su quella della mamma, oltre che del padre.

Stando alle informazioni filtrate nelle ultime ore, si tratterebbe di accertamenti standard, nel caso di vittime non identificate, che potranno però essere di grande aiuto agli inquirenti non solo per ricostruire da dove sia arrivato il piccolo ma anche ad avere ulteriori elementi relativi alla dinamica del fatto ed eventuali responsabilità oltre a quelle relative alla culla termica.

Leggi anche
Orrore: due ragazze violentate da un volontario di un’associazione

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 21 Gennaio 2025 13:11

Orrore: due ragazze violentate da un volontario di un’associazione

nl pixel