Il bimbo è stato trasportato d’urgenza al Policlinico Gemelli di Roma ma i medici non sono riusciti a salvarlo.
Il piccolo Claudio è morto nel reparto di terapia intensiva pediatrica dell’ospedale Policlinico Gemelli di Roma. Il neonato di appena due mesi era stato trasportato lì in elicottero da Foggia nel disperato tentativo di salvargli la vita. I medici dell’ospedale della capitale, uno dei migliori in Italia per le cure ai bambini, hanno fatto il possibile ma non sono riusciti ad evitarne la morte: le condizioni di Claudio erano troppo gravi. Ora interverranno gli inquirenti per cercare di capire se la famiglia possa aver causato il decesso in qualche modo.
Già disposta l’autopsia sul neonato
La procura di Roma ha aperto un’indagine sul decesso del piccolo Claudio, che verrà sottoposto ad autopsia nei prossimi giorni, sempre al Policlinico Gemelli. Per competenza le investigazioni saranno poi trasferite a Foggia, luogo in cui si sarebbero verificati i crimini. Gli inquirenti, infatti, devono verificare se la versione data dalla madre è veritiera: la donna ha detto di aver visto suo figlio cadere in un momento di distrazione e che la sua testa ha iniziato a fare strani movimenti. Sul corpo del piccolo Claudio, però, sarebbero stati trovati dei lividi ed alcuni segni di percosse, un elemento che non rassicura i legali.
Tra le ipotesi da verificare c’è anche quella della shaken baby syndrome, “sindrome del bimbo scosso”. Il termine riassume le conseguenza di un forte scuotimento di un neonato, atto spesso involontario causato da un lungo pianto del piccolo. La shaken baby syndrome è la prima causa di morte per maltrattamento per i bambini di età inferiore ai 12 mesi.