Una madre di Houston ha partorito in una doccia e ha abbandonato il neonato in un bidone della spazzatura. Arrestata quasi un anno dopo.
Nel cuore di Houston, in Texas, un caso drammatico ha sconvolto l’opinione pubblica: una giovane madre ha abbandonato il proprio neonato nella spazzatura, dove è rimasto per tre giorni prima di essere ritrovato nel compattatore di un camion dei rifiuti. I fatti risalgono al 14 agosto 2024, ma l’arresto della madre, Catherine Nicole Innes, è avvenuto quasi un anno dopo, nel luglio 2025.

Un caso scioccante a Houston: neonato trovato nel compattatore dei rifiuti
Secondo quanto riportato dallo sceriffo della contea di Harris, Ed Gonzalez, e da fonti come il Houston Chronicle e FOX 26 Houston, Innes ha partorito in casa, nella doccia, dopo aver avvertito forti crampi addominali. Il bambino, identificato come Jesus Martinez, sarebbe nato vivo e avrebbe emesso dei suoni. La madre ha riferito agli inquirenti di essere svenuta subito dopo e, al risveglio, di aver trovato il piccolo senza vita. Presa dal panico, ha avvolto il corpo in un sacco nero con alcuni asciugamani e lo ha gettato in un bidone della spazzatura sul retro dell’abitazione.
Le indagini e il drammatico esito dell’autopsia
Il corpo del neonato è stato scoperto da alcuni operatori ecologici nel compattatore del camion, tre giorni dopo l’abbandono. La polizia ha avviato immediatamente un’indagine, e durante l’ispezione sul luogo, Innes si è presentata spontaneamente, confessando quanto accaduto.
L’autopsia effettuata dal medico legale ha stabilito che la causa e la modalità della morte erano “indeterminate”: non sono stati rilevati difetti congeniti o problemi di salute. Tuttavia, secondo il referto, il bambino sarebbe potuto sopravvivere se fosse stato soccorso tempestivamente. Le ipotesi sulla causa della morte includono soffocamento, annegamento o colpo di calore, date le temperature elevate dell’estate texana.
Innes è stata accusata di manomissione di prove, precisamente di un corpo umano, ed è attualmente detenuta con una cauzione fissata a 50.000 dollari. Le autorità non hanno ancora chiarito perché siano trascorsi quasi dodici mesi prima dell’arresto, anche se si ipotizza che siano serviti mesi per raccogliere e analizzare tutte le prove.