Netanyahu approva il piano di Trump: "La prima idea nuova da anni"
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Netanyahu approva il piano di Trump: “La prima idea nuova da anni”

Benjamin Netanyahu

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu elogia il piano del presidente Donald Trump su Gaza: ecco cosa ha detto.

Il lavoro del presidente Donald Trump non si limita solo a possibili incontri con Vladimir Putin, ma si dedica anche a ridisegnare il futuro della Striscia di Gaza con l’approvazione di Benjamin Netanyahu. Il primo ministro israeliano ha infatti elogiato il suo piano, definendolo “molto buono, la prima idea nuova da anni“. In un’intervista a Fox News, prima di rientrare da Washington, ha spiegato che la proposta offre ai palestinesi la possibilità di lasciare Gaza, a patto che rinuncino al terrorismo.

Donald Trump mentre parla

Gli obiettivi di Netanyahu: eliminare Hamas e liberare gli ostaggi

In dichiarazioni diffuse sulla piattaforma X e rilanciate dal quotidiano Haaretz, Netanyahu ha ribadito che il suo governo è determinato a eliminare Hamas dalla Striscia di Gaza. Il premier ha confermato, come riportato da Adnkronos di essere in contatto con gli Stati Uniti. “Donald Trump è stato d’accordo con me, faremo di tutto per riportare a casa tutti gli ostaggi“, ha dichiarato.

Durante l’incontro con alcuni ostaggi liberati e le loro famiglie, il premier ha espresso il suo sostegno e la sua vicinanza: “Ancora una volta abbiamo visto chi sono i mostri di Hamas. Sono gli stessi mostri che hanno massacrato i nostri cittadini e abusato dei nostri ostaggi“, ha detto.

Nel frattempo, Netanyahu ha inviato istruzioni precise alla delegazione israeliana diretta a Doha, ribadendo la priorità assoluta del suo governo: riportare tutti gli ostaggi a casa.

Il piano di Donald Trump

Netanyahu ha sottolineato come il piano proposto da Donald Trump possa rappresentare una svolta per il futuro della Striscia di Gaza: “Ha il potenziale per cambiare tutto a Gaza“, ha affermato. Evidenziando, come riportato dall’Ansa, che la proposta non prevede “né uno sfratto forzato, né una pulizia etnica“.

Il leader israeliano ha messo in discussione l’idea che Gaza sia una “prigione a cielo aperto“, chiedendosi perché mantenere i suoi abitanti in tale condizione. Secondo il piano sostenuto da Trump e Netanyahu, i cittadini di Gaza potranno tornare nelle loro case una volta terminata la ricostruzione, ma a una condizione precisa: dovranno prendere le distanze dal terrorismo.

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ultimo aggiornamento: 9 Febbraio 2025 9:13

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