Continua la guerra Israele-Hamas. La recente decisione di Netanyahu sembra aver generato malumore nelle famiglie degli israeliani ancora ostaggi.
Prosegue la guerra tra Israele e Hamas con le forze dell’Idf che continuano ad avanzare a Khan Younis, nel sud di Gaza. L’aeronautica sta effettuando, invece, attacchi su decine di obiettivi dell’organizzazione terroristica. Nelle ultime ore Netanyahu ha annunciato che la casa del capo di Hamas, Sinwar, a Khan Younis, è stata circondata dando un forte segnale. Sul fronte ostaggi, però, è polemica con le famiglie delle persone ancora in mano all’organizzazione che si sentono “tradite” dal Premier israeliano.
La scelta di Netanyahu e la rabbia delle famiglie degli ostaggi
A generare grande polemica nei confronti di Netanyahu è stato il faccia a faccia tra il premier e le famiglie degli ostaggi ancora in mano ad Hamas che hanno dovuto fare i conti con la dura realtà: per il momento è impossibile far tornare indietro i 138 individui ancora prigionieri dell’organizzazione terroristica.
“Un incontro vergognoso”, il commento di Danny Miran, padre di Omri portavo via dal kibbutz Nahal Oz, ancora ostaggio di Hamas.
I parenti delle persone rimaste ancora nelle mani di Hamas si sentono “traditi” dalla decisione di Israele di non provare ancora a liberare i loro cari. Per i 138 sfortunati, pare che l’organizzazione possa provare ad ottenere un prezzo molto più elevato rispetto agli ultimi scambi di ostaggi avvenuti.
Il quotidiano Haaretz ha criticato fortemente la scelta del primo ministro di interrompere le trattative con i terroristi fondamentalisti perché si rifiutavano di lasciar andare le ultime 15 donne. Tra gli ostaggi ci sarebbero anche due bambini.
Israele ha circondato la casa del leader di Hamas
Intanto, come anticipato, la guerra prosegue con Israele che è arrivata alla casa del leader di Hamas e l’ha circondata. “La notte scorsa ho detto che le nostre forze possono raggiungere chiunque nella Striscia di Gaza: ora stanno circondando la casa di Sinwar”, il commento di Netanyahu. “Non è la sua fortezza e può scappare ma è solo questione di tempo prima che lo prendiamo”, le parole sulla dimore di Sinwar a Khan Yunis, nel sud di Gaza, che è stata circondata dalle forze dell’Idf.