Netanyahu pronto alla conquista totale della Striscia di Gaza
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Direttore: Alessandro Plateroti

Netanyahu pronto alla conquista totale della Striscia di Gaza

Benjamin Netanyahu

Mentre i negoziati restano in stallo, Netanyahu punta alla conquista totale della Striscia di Gaza, con il presunto appoggio di Donald Trump.

La crisi nella Striscia di Gaza è entrata in una fase particolarmente delicata. I negoziati per una tregua e la liberazione degli ostaggi restano bloccati, mentre le condizioni umanitarie peggiorano drasticamente. In questo contesto, secondo quanto riportato da fonti israeliane come Ynet, il governo guidato da Benjamin Netanyahu avrebbe deciso per l’espansione delle operazioni militari finalizzata alla “conquista totale” dell’enclave palestinese.

Il piano, ancora da confermare ufficialmente, avrebbe ricevuto il via libera del presidente Usa Donald Trump, che condividerebbe l’idea che “Hamas non vorrebbe un accordo per la tregua in cambio della liberazione degli ostaggi”.

Benjamin Netanyahu
Benjamin Netanyahu – newsmondo.it

Espansione militare e tensioni interne in Israele

Secondo le stesse fonti dell’ufficio del premier, “Il dado è tratto: puntiamo alla piena conquista. E se il Capo di Stato Maggiore non è d’accordo, dovrebbe dimettersi”. Tuttavia, la CNN riporta che “l’apparato di difesa israeliano si oppone all’espansione delle operazioni di terra nelle aree in cui si ritiene siano detenuti gli ostaggi, poiché ciò rischierebbe di metterli in pericolo”.

Il ministro degli Esteri Gideon Sa’ar ha confermato l’intenzione di intensificare la campagna militare, dichiarando che l’operazione “riflette il desiderio di vedere tutti gli ostaggi tornare e il desiderio di vedere la fine di questa guerra dopo il fallimento dei colloqui per un accordo parziale”.

Witkoff, Trump e l’appello delle famiglie degli ostaggi

La posizione statunitense, tuttavia, appare meno netta. Secondo la CNN, non è chiaro “se l’approccio del governo israeliano sia davvero in linea con quello dell’inviato in Medio Oriente del presidente degli Stati Uniti Trump, Steve Witkoff”.

Witkoff ha recentemente trascorso tre ore con le famiglie degli ostaggi. Secondo l’Hostages and Missing Families Forum, “il piano non è quello di estendere la guerra, ma di porvi fine. Pensiamo che i negoziati debbano essere modificati in modo da essere ‘tutto o niente’. Porre fine alla guerra e riportare a casa tutti i 50 ostaggi contemporaneamente: questa è l’unica via”.

“Abbiamo un piano per porre fine alla guerra e riportare tutti a casa”, avrebbe aggiunto Witkoff, aggiungendo anche che “qualcuno sarà da biasimare” se gli ostaggi non torneranno vivi.

Nel frattempo, restano circa 50 ostaggi ancora a Gaza, con almeno 20 che si ritiene siano ancora vivi. La diffusione di video da parte di Hamas, che mostrano ostaggi visibilmente debilitati, ha provocato shock in Israele. Netanyahu ha reagito affermando che “le immagini dimostrano che Hamas non vuole un accordo. Vogliono spezzarci con questi video orribili, con la falsa propaganda dell’orrore che stanno diffondendo in tutto il mondo”.

Il Forum delle famiglie, però, ha lanciato un appello forte al governo: “Netanyahu sta preparando il più grande inganno di tutti. Le ripetute affermazioni di liberazione degli ostaggi attraverso la vittoria militare sono una menzogna e una frode pubblica”.

La loro richiesta è chiara: “riportare a casa i 50 ostaggi, porre fine alla guerra e poi ricostruire e far rivivere Israele”.

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ultimo aggiornamento: 5 Agosto 2025 8:57

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