Netanyahu si è dichiarato favorevole alla pena di morte per i terroristi, come già aveva sottolineato in precedenza.
Dopo la riunione di emergenza convocata qualche settimana fa, Netanyahu si è espresso in merito ai provvedimenti per le mozioni di terrorismo. A questo proposito, il leader israeliano si è definito favorevole all’applicazione delle pena di morte.
A riportarlo è l’Ansa, sulla scia di quanto già anticipato in precedenza dal diretto interessato. Ad aver dichiarato ciò è stato Gal Hirsch, responsabile della gestione degli ostaggi di governo, davanti alla Commissione della sicurezza nazionale della Knesset israeliana.

Netanyahu e la pena di morte per i terroristi
Sulla base della decisione di Benjamin Netanyahu, Hirsch ha così dichiarato: “La posizione del primo ministro, con cui ho parlato prima del dibattito, è a favore del disegno di legge“. Disegno di legge che, come è doveroso ricordare, prevede la pena di morte per i partecipanti delle attività di terrorismo.
Inizialmente, il diretto interessato si era detto sfavorevole a causa di alcuni ostaggi presenti a Gaza. Tuttavia, dopo il rimpatrio, la sua posizione è cambiata di conseguenza. Già dai prossimi giorni, il disegno di legge appena riportato potrebbe essere sottoposto all’attenzione della Knesset.
Se questo disegno di legge dovesse venire approvato, cosa altamente probabile, i Tribunali potrebbero infliggere la pena di morte nei confronti di coloro che hanno commesso un omicidio motivato da pretesti nazionalistici verso un cittadino israeliano.
Allo stesso modo però, questo principio non si applica se lo stesso gesto viene perpetrato da un israeliano nei confronti di un palestinese.
Atteso il vertice a Istanbul
Nel frattempo, si attende a Istanbul il vertice su Gaza, che coinvolgerà diverse figure politiche. A questo incontro prenderanno parte i ministri degli Esteri di Turchia, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Arabia Saudita, Indonesia, Qatar e Pakistan.
L’incontro sarà chiuso ai giornalisti in presa diretta. Una volta terminata la conferenza, sarà tuttavia prevista una conferenza stampa.