Continua il clima teso a Gaza tra israele e Hamas: Netanyahu ha sottolineato alla Knesset come la guerra non sia finita.
Il clima di tensione nella Striscia di Gaza prosegue con la tregua che regge ma traballa. A confermare questa situazione di continuo allarme è stato anche il premier israeliano Netanyahu che ha sottolineato alla Knesset come la “guerra non è finita” contro Hamas. Intanto il Parlamento di Israele ha dato il via libera con un primo sì alla pena di morte per i terroristi.
Netanyahu: la situazione a Gaza e la guerra che continua
Benjamin Netanyahu, premier di Israele, in un discorso alla Knesset, citato da Times of Israel, ha fatto il punto sulla situazione nella Striscia di Gaza e in generale nel conflitto con Hamas. “Israele è determinato a far rispettare gli accordi di cessate il fuoco a Gaza e in Libano con il pugno di ferro”, ha detto. “Siamo determinati a far rispettare gli accordi di cessate il fuoco esistenti con il pugno di ferro contro coloro che cercano di distruggerci, e potete vedere cosa sta succedendo ogni giorno in Libano”.
E ancora: “La guerra non è finita e coloro che cercano di farci del male si stanno riarmando. Non hanno rinunciato al loro obiettivo di distruggerci”, ha ben precisato Netanyahu. Su Hamas, il premier ha poi aggiunto che “verrà disarmato”, “Gaza verrà smilitarizzata. Accadrà nel modo più facile, o accadrà nel modo più difficile. Ma accadrà”.
Knesset: primo sì alla pena di morte per i terroristi
Intanto, a stretto giro con le parole del premier israeliani, la Knesset, il Parlamento di Israele, ha approvato in prima lettura la proposta di legge sulla pena di morte per i terroristi che uccidono cittadini israeliani. La decisione rientra nella prima delle tre votazioni necessarie all’approvazione definitiva della norma. “Siamo sulla buona strada per fare la storia. Lo abbiamo promesso e lo abbiamo mantenuto”, ha detto in modo soddisfatto sui social, precisamente su X, il ministro dell’ultradestra Itamar Ben Gvir.
