La guerra tra Israele e Hamas continua e si sviluppa su altri fronto. Il premier israeliano Netanyahu è stato chiaro sulla sua posizione.
Presente e futuro sulla Striscia di Gaza e non solo. La guerra tra Israele e Hamas continua e, come ormai evidente da settimane, il conflitto si è espanso in Medio Oriente dove, nelle ultime ore, gli Usa hanno mosso un altro attacco verso i ribelli Houthi, alleati dell’Iran, nel Mar Rosso. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, intanto, si è detto ancora una volta contrario alla creazione di uno Stato palestinese.
Israele-Hamas, Netanyahu dice no allo Stato palestinese
Il conflitto tra Israele e Hamas continua e l’Idf ha distrutto circa due terzi dei reggimenti combattenti dei rivali a Gaza. La conferma è arrivata dalle parole del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che in conferenza stampa ha spiegato come il suo Paese andrà avanti con la guerra fino alla “vittoria completa”.
Il premier ha sottolineato: “Ci sono due fasi nei combattimenti; la prima è distruggere i reggimenti di Hamas, che sono le loro strutture di combattimento organizzate”. E ancora: “Fino ad ora sedici o diciassette su ventiquattro sono stati distrutti. Dopodiché c’è la fase di sgombero (dei militanti ndr) del territorio. La prima azione è di solito più breve, la seconda di solito richiede più tempo”. In tale ottica il premier ha risposto negativamente alla possibilità di uno Stato palestinese a conflitto terminato, idea proposta dagli Usa.
Tra gli altri passaggi di Netanyahu anche quello sulla durata della guerra. Mostrando una foto di un soldato israeliano morto, il premier ha aggiunto come le vittime non saranno cadute invano: “Ci vorranno ancora molti mesi per ottenere la vittoria, ma siamo determinati a raggiungerla”.
Altro attacco Usa agli Houthi
Ma il conflitto sulla Striscia non è il solo. Infatti la guerra si è estesa in generale in Medio Oriente. Per quanto riguarda il Mar Rosso, infatti, è arrivato un altro attacco degli Usa ai ribelli Houthi.
In tale ottica, il presidente americano Joe Biden ha dichiarato che gli attacchi militari statunitensi e britannici contro gli Houthi dello Yemen continueranno, perchè “i ribelli sostenuti dall’Iran stanno ancora attaccando le navi nel Mar Rosso”.
Il numero uno degli States è sicuro che gli attacchi americani stiano limitando e fermando i ribelli e, per questo, se sarà necessario si andrà avanti ancora in questo modo con i raid.