Netanyahu, secondo Channel 12, avrebbe promesso un nuovo assedio a Gaza dopo il cessate il fuoco. Oltre 58mila morti.
Il conflitto tra Israele e Hamas continua a dominare la scena internazionale. Secondo quanto riportato da Channel 12, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe garantito al ministro delle Finanze Bezalel Smotrich che, dopo una tregua di 60 giorni in discussione a Doha, Israele riprenderà l’assedio nella Striscia di Gaza.

Il piano post-tregua annunciato da Netanyahu
“È nostra intenzione, dopo la tregua, trasferire la popolazione della Striscia verso sud e imporre un assedio al nord di Gaza”, avrebbe detto Netanyahu. Il premier avrebbe spiegato che l’obiettivo è separare la popolazione civile dai militanti di Hamas, confinando i civili nel sud come rifugio umanitario e riprendendo le operazioni militari nel nord.
Durante gli incontri, Netanyahu avrebbe rassicurato Smotrich aggiungendo: “Finora sono stato impegnato con l’Iran, ora posso assicurarmi che l’esercito segua le mie istruzioni”. Una risposta alle pressioni della destra israeliana, preoccupata che il conflitto si concluda senza la sconfitta totale di Hamas. Smotrich e il ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir hanno minacciato di ritirarsi dal governo se l’accordo dovesse concludersi lasciando Hamas al potere.
Gaza: bilancio drammatico e pressioni diplomatiche
Secondo il Ministero della Salute della Striscia di Gaza gestito da Hamas, “sono almeno 58.026 le persone rimaste uccise o presumibilmente morte nei combattimenti nell’enclave palestinese dall’inizio della guerra con Israele il 7 ottobre 2023”. Il bilancio non distingue tra civili e combattenti, ma secondo Hamas, “donne e bambini rappresentano più della metà delle vittime”.
Il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha invitato Hamas a “rilasciare gli ostaggi israeliani che ancora detiene e a consegnare le armi alla stessa ANP”, sottolineando che “il gruppo islamista non governerà la Striscia di Gaza” dopo il conflitto. Abbas ha ribadito questa posizione durante un incontro ad Amman con Tony Blair, chiedendo anche il “rilascio dei prigionieri palestinesi e un cessate il fuoco immediato”.
Infine, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, come riportato da ansa.it, ha dichiarato: “Spero che la situazione a Gaza si risolva la prossima settimana”. Una speranza che sembra lontana dalla realtà sul campo, dove la situazione continua a deteriorarsi.