Netanyahu, dopo l’incontro con Trump, propone un accordo sul nucleare iraniano come quello con la Libia e avverte.
Nel contesto delle continue tensioni in Medio Oriente, la questione del programma nucleare iraniano rimane centrale per la sicurezza regionale e globale, Israele di Netanyahu, in particolare, ha più volte espresso il timore che un Iran dotato di armi nucleari rappresenti una minaccia esistenziale. Le trattative internazionali con Teheran si sono susseguite nel tempo, ma i risultati finora raggiunti non sono stati ritenuti sufficienti da diversi attori, primo fra tutti il governo israeliano.
In questo quadro si inserisce un recente intervento del premier israeliano Benjamin Netanyahu, diffuso tramite video dopo un incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Nel video, Netanyahu ha ribadito la necessità di impedire che l’Iran acquisisca capacità nucleari, presentando due opzioni per affrontare il problema.

Due strade per fermare l’Iran
“Siamo d’accordo con il presidente Trump che l’Iran non deve avere armi nucleari. Questo può avvenire con un accordo, ma solo se l’accordo è del tipo Libia: entrare, distruggere le strutture, smantellare tutti i dispositivi, sotto la supervisione e con l’esecuzione americana va bene”, ha dichiarato Netanyahu.
L’alternativa, secondo il premier, è il fallimento dei negoziati. In quel caso, ha detto chiaramente: “La seconda possibilità è che non accada. Che continuino a tirare avanti i negoziati, e in tal caso l’opzione militare è sul tavolo. Tutti capiscono questo. Ne abbiamo parlato a lungo.”
Le mire della Turchia in Siria preoccupano Israele
Oltre al dossier iraniano, Netanyahu ha espresso un’altra forte preoccupazione riguardo alle ambizioni militari della Turchia nel vicino territorio siriano.
“La Turchia vuole stabilire basi militari in Siria, e questo è un pericolo per Israele. Siamo contrari a ciò, e stiamo agendo contro. Ho detto al presidente Trump, che è mio amico, così come è amico di Erdogan: ‘Se avremo bisogno del tuo aiuto, ne parleremo’”, ha aggiunto.
La dichiarazione di Netanyahu chiude un intervento che lascia poco spazio all’interpretazione: Israele si sta preparando a ogni evenienza pur di impedire un’espansione dell’influenza iraniana e turca nella regione, sottolineando il ruolo strategico dell’alleanza con gli Stati Uniti.