Netturbino stupratore, le chat inquietanti con le vittime: "Lo volevi..."
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Netturbino stupratore, le chat inquietanti con le vittime: “Lo volevi…”

stop violenza sulle donna, intimo reggiseno buttato sul pavimento

Aggiornamenti forti sul netturbino stupratore, accusato di violenze sessuali plurime ai danni delle sue vittime. I dettagli delle chat.

Attirava le sue vittime tramite i social, poi le drogava prima di abusarne. Il terribile caso del netturbino stupratore si arricchisce di nuovi dettagli. L’uomo, Ubaldo Manuali, aveva creato il profilo social perfetto per adescare le donne che avrebbe poi violentato. A rendere la posizione dell’individuo ancora più complicata, alcune chat svelate con una delle donne coinvolte.

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Netturbino stupratore: la chat con la vittima

stop violenza sulle donna, intimo reggiseno buttato sul pavimento

Il modus operandi dell’uomo era chiaro: le donne venivano contattate sui social e successivamente invitate ad uscire. Durante l’incontro, dopo essere state narcotizzate, venivano stuprate mentre il netturbino le riprendeva in video e scattava foto.

Nessuna delle vittime accertate, tre fino ad ora, però, il giorno seguente ricordava quanto accaduto nelle ore precedenti. Per loro solo mal di testa e disorientamento.

Il Corriere della Sera riporta ora anche alcune chat che farebbero comprendere meglio le ore seguenti all’abuso: “Quanto mi hai fatto bere ieri?”, “Forse un po’ hai esagerato”. “Dovevi fermarmi”, alcune delle frasi tra l’uomo e una sua vittima. “Ma eri così contenta… eri carica”. “Eh… le donne non reggono l’alcol…Abbiamo fatto l’amore?”, ha chiesto una donna. “Sì, lo volevi. Dicevi che era da tanto che non lo facevi…”. E ancora: “Sarà.. mi sembra di essermi addormentata mentre lo stavamo facendo…”. 

Proprio alla luce di tale dialogo tra abusatore e vittima, pare evidente uno stato confusionale della donna all’indomani della serata con il suo violentatore.

Dal canto suo, in un’altra chat, il netturbino si era anche difeso con una donna dicendo: “Ma ti pare che se volevo fare qualcosa di losco poi mi fermavo a dormire qui?”.

Ora l’uomo si trova nel carcere di Regina Coeli con l’accusa di violenza sessuale e diffusione illecita di video e foto porno delle donne.

L’ex moglie e la figlia in difesa dell’uomo

Sul caso del netturbino si sono esposte anche l’ex moglie di Manuali e sua figlia. Entrambe ritengono tale vicenda incredibile dato che, per loro, l’uomo non avrebbe avuto bisogno di drogare nessuno per poter avere dei rapporto con delle donne.

“Ha avuto sempre molte relazioni, queste accuse sono assurde, non aveva difficoltà a trovarsi delle relazioni”, la convinzione delle due riportata dal Corriere.

Eppure, i fatti, per ora fanno pensare l’esatto contrario…

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ultimo aggiornamento: 20 Settembre 2023 12:31

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