New York: i rider avranno per la prima volta un salario minimo
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Direttore: Alessandro Plateroti

New York: i rider avranno per la prima volta un salario minimo

rider moto consegne

Paga minima garantita e due anni per mettersi in regola: ecco la cifra stabilita dal consiglio municipale di New York.

Una grande conquista quella dei “fattorini” delle consegne a domicilio della Grande Mela: sono infatti i primi lavoratori della categoria negli Stati Uniti ad ottenere una regolamentazione sul loro salario. Vediamo di che cifra si tratta.

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A quanto ammonta il salario minimo garantito ai rider newyorkesi

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Il consiglio comunale di New York ha deciso: ogni rider della città dovrà ricevere una paga minima garantita di 17,96 dollari l’ora.

E’ un grande passo avanti rispetto ai circa 11 dollari orari che, secondo SkyTg24, costituivano in media lo stipendio che i rider riuscivano a racimolare fino ad ora, e che era di 4 dollari al di sotto del salario minimo degli altri lavoratori della città statunitense.

Chiaramente, alla nuova cifra fissata, vanno tolti tutti i contributi e le spese che i fattorini di app come Deliveroo e JustEat devono affrontare, tra cui il noleggio o l’acquisto delle biciclette o dei motorini e le polizze di assicurazione. Sono però da tenere di conto anche le mance, che negli Stati Uniti sono un’usanza molto radicata.

Da quando entrerà il vigore il salario minimo

Il nuovo pacchetto di misure a tutela dei lavoratori delle consegne – che sono circa 60mila nella sola metropoli di New York – entrerà in vigore dal 12 luglio 2023. Da quel giorno, si avranno due anni di tempo per mettersi in regola.

La situazione in Europa

Anche l’Europa sembra muoversi nella direzione di riconoscere i diritti dei rider: proprio nel mese di giugno 2023, i ministri del Lavoro dei Paesi Membri dell’Ue sono riusciti a trovare una posizione d’accordo sulla nuova direttiva proposta dalla Commissione Europea in materia.

L’insieme degli interventi porterebbe migliaia di lavoratori ad essere riconosciuti come dipendenti delle piattaforme online per cui operano e non più autonomi, e, secondo Repubblica, l’Ue starebbe lavorando per arrivare ad una approvazione entro il prossimo anno.

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ultimo aggiornamento: 14 Giugno 2023 12:46

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