Nicola Porro e la critica alla doppia morale sessista: che succede
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Direttore: Alessandro Plateroti

Nicola Porro e la critica alla doppia morale sessista: che succede

Nicola Porro

Il dibattito su sessismo e politica si accende: l’opinione di Nicola Porro e le reazioni dei media, cosa succede.

Nicola Porro, giornalista e conduttore televisivo noto per le sue posizioni spesso controcorrente, ha sollevato recentemente una questione delicata e molto discussa: la doppia morale nel trattamento delle accuse di sessismo. Durante la puntata di “Stasera Italia” del 14 dicembre, Porro ha messo in evidenza come, a suo parere. Le etichette di sessismo vengano applicate in maniera selettiva, concentrando la sua attenzione sulle parole del neo presidente della Consulta, Augusto Barbera.

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Nicola Porro
Nicola Porro

Le parole di Augusto Barbera e la reazione dei media

Barbera, nel corso di una conferenza stampa seguita alla sua elezione, ha sottolineato i progressi compiuti nel campo della parità di genere, menzionando come, fino al 1960. Le donne fossero escluse da molti ruoli pubblici, inclusa la magistratura. Ha poi aggiunto un commento sull'”impazienza” di alcune donne riguardo il raggiungimento di ulteriori traguardi, un’affermazione che ha generato dibattito.

Porro ha evidenziato come questa affermazione potesse apparire irritante per alcuni settori dell’opinione pubblica. In particolare per quella sinistra che si è mobilitata in varie occasioni su temi di genere. Questo aspetto è stato ulteriormente enfatizzato dalla reazione di alcuni organi di stampa, in particolare Repubblica.

Repubblica, infatti, ha interpretato le parole di Barbera in maniera positiva, suggerendo che il presidente della Consulta volesse semplicemente incoraggiare a considerare i progressi già fatti. Questa interpretazione è stata definita da Porro come “molto generosa”, ma comprensibile alla luce del passato politico di Barbera, legato alla sinistra.

La critica di Nicola Porro: doppia morale

Il nocciolo della critica di Porro si concentra sulla percezione di un bias mediatico. Egli suggerisce che se le stesse parole fossero state pronunciate da esponenti di altre correnti politiche. Come Berlusconi, Bossi, Salvini o Meloni, la reazione dei media sarebbe stata decisamente diversa. Meno incline a interpretazioni benevole.

La riflessione di Porro apre un dibattito più ampio sull’equità e la coerenza nel trattamento dei temi di genere e sessismo nel dibattito pubblico e mediatico. La sua analisi mette in luce come il contesto politico e ideologico possa influenzare la percezione e la reazione dell’opinione pubblica e dei media su questioni delicate come il sessismo. Questo episodio ci invita a una riflessione critica su come il dibattito pubblico dovrebbe essere condotto con maggiore attenzione alla coerenza e all’obiettività. Indipendentemente dalle affiliazioni politiche dei soggetti coinvolti.

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ultimo aggiornamento: 15 Dicembre 2023 9:52

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