Carburanti: "Ipocrisia, serve un piano"
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Carburanti: “Ipocrisia, serve un piano”

Pompa benzina

Il conduttore italiano Nicola Porro ha rilasciato un’intervista in cui ha parlato del problema dei carburanti: “C’è ipocrisia, serve piano”.

Recentemente il governo ha varato un nuovo decreto che riguarda la trasparenza dei prezzi praticati dai gestori sui carburanti. Il provvedimento ha effetto dall’inizio di quest’anno, in concomitanza con il ritorno alle accise senza tagli. In tal senso il governo Meloni ha varato un “decreto trasparenza dei carburanti” per combattere la speculazione dilagante.

Sull’argomento, il giornalista e conduttore televisivo Nicola Porro insieme a Michele Crisostomo (Enel), Luigi Ferraris (FS), Stefano Antonio Donnarumma (Terna) e il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin si riunirà domani ad un tavolo per discutere il problema dell’aumento del costo del carburante. Torna la ‘Ripartenza’ e ‘Il Giornale’ ha deciso di intervistare il conduttore in merito al discorso accise.

L’intervista

“Sui carburanti c’è grande ipocrisia. All’Italia serve un piano energetico”, spiega Nicola Porro a ‘Il Giornale’. Poi continua specificando di aver “deciso di fare una tappa a Milano prima di dedicarmi al consueto appuntamento di Bari. Ci siamo riempiti la bocca di Europa e ambiente, ma non abbiamo mai adottato una vera politica energetica. Siamo solo stati in grado di sostituire i motori endotermici coi motori cinesi, che in pratica vanno a carbone visto che è il fossile con cui viene generata gran parte dell’energia elettrica nel mondo.”

Pompa benzina

In Italia “Abbiamo due aziende importantissime dal punto di vista energetico: Enel e Eni. Sono grandi realtà che, se messe in un contesto europeo privo di strategia politica, pur essendo multinazionali ben condotte e guidate, rischiano comunque di subire i contraccolpi di questa situazione paradossale.”

La richiesta dei partecipanti al tavolo di domani nei confronti del governo è quella di attuare “un’idea strategica sulla quale calibrare gli investimenti. – spiega il conduttore -. Stiamo parlando di aziende che investono nel lungo periodo e che non possono ragionare nell’ottica dell’emergenza.”

Poi l’accusa: “C’è una gigantesca bolla di ipocrisia che non riguarda solo l’attuale governo, ma in cui è caduta pure la Meloni. Se facciamo l’embargo al petrolio russo e decidiamo che il 50% del prezzo della benzina alla pompa è fatto da tasse, è evidente che mandare i finanzieri dal benzinaio ha solo un effetto estetico e politico ma nessuna efficacia. Ci sarà qualche distributore che se ne approfitta, non lo metto in dubbio, ma non è questo il problema.”

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ultimo aggiornamento: 18 Gennaio 2023 11:42

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