Scontro tra Nicola Zingaretti e Matteo Salvini sulla ‘citofonata’: “Vada a suonare ai mafiosi che non ha catturato da ministro”. La risposta del leader leghista: “Già fatto”.
Non si placano le polemiche sulla citofonata di Matteo Salvini a una famiglia di tunisini residente a Bologna. Nel video diventato virale in poche ore, il leader della Lega chiede al citofono se è vero che in casa ci sono degli spacciatori. Un gesto che ha provocato un terremoto politico al punto che il Parlamento tunisino ha chiesto le scuse dell’ex vicepremier. Nicola Zingaretti ha rilanciato le accuse al leghista invitandolo ad andare a casa dei mafiosi che non ha catturato quando era ministro degli Interni.
Di seguito il video condiviso dai deputati del Pd
Nicola Zingaretti provoca Matteo Salvini: “Vada a citofonare ai mafiosi che non hanno catturato quando era ministro”
A pochi giorni dal voto in Emilia Romagna, la campagna elettorale si infiamma e i temi caldi sono due. Bibbiano, dove Lega e Sardine si sfideranno a duecento metri di distanza, e la citofonata di Salvini a una famiglia di tunisini nel corso di un tour anti-spaccio. Il leader della Lega punta forte sul primo argomento, il Pd sul secondo. Ovviamente.
Il Segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti, dallo stabilimento della Philip Morris di Crespellano, ha provocato Matteo Salvini invitandolo a citofonare ai mafiosi che non ha catturato da ministro.
“La cosa più importante ora è ricostruire speranza e smetterla di picconare l’Italia con polemiche, odio, magari citofonando agli studenti che devono studiare. Citofonassero ai mafiosi, anzi catturassero i mafiosi, visto che Salvini quando ha fatto il ministro degli Interni questo non lo ha fatto”.
Salvini, “Se c’è qualcuno a cui sto sulle palle sono proprio i mafiosi…”
La replica del leader leghista è immediata e arriva ai microfoni di Radio Cusano Campus: “Mi chiedono di citofonare ai mafiosi? Sono andato a bermi un caffè con Nicola Gratteri che è uno dei principali nemici delle mafie, che si batte ogni giorno contro la ‘ndrangheta. Ricordo poi che la villa ai Casamonica con la ruspa l’ho abbattuta io, non Fabio Volo o Fabio Fazio. E a Corleone il commissariato di polizia confiscato alla mafia l’ho inaugurato io. Se c’è qualcuno a cui sto sulle palle sono proprio mafiosi e camorristi“.